Luco dei Marsi. In via IV novembre, nel cuore del paese, sulla facciata di un’abitazione da poco ristrutturata è stata stilizzata la bandiera del Marocco, dove sul rosso della parete spicca la riconoscibilissima stella verde dell’Islam. Alcuni residenti si sono rivolti al comune per chiedere informazioni in merito, dove però hanno confermato che l’extracomunitario, regolarmente residente in paese, per quei lavori ha chiesto ed ottenuto un regolare permesso di ristrutturazione. Di quella particolare tinteggiatura della facciata, però, nei progetti sembra che non sia mai stata fatta alcuna menzione.
Ma l’accaduto ha già sollevato un vespaio di polemiche tra i residenti e i vicini di casa dell’uomo, dove alcuni si scagliano contro una “ristrutturazione” che non avrebbe tenuto conto del contesto storico/culturale del paese. In merito a ciò qualcuno ha già invocato a gran voce che il lavoro venga sottoposto al vincolo paesaggistico, uno strumento di legge che serve proprio a tutelare gli immobili e le aree di maggior pregio. Ma dopo la semplificazione normativa del 2010 il Comune non è più l’unico ente preposto a decidere riguardo gli interventi edilizi. In alcuni casi, infatti, occorrerebbe anche l’autorizzazione paesaggistica rilasciata da enti gerarchicamente sovraordinati, come la Regione, su parere vincolante della Sovrintendenza ai Beni paesaggistici e ambientali.
Ricordiamo che la legge sul vincolo paesaggistico nello specifico non preclude la possibilità di costruire, ristrutturare, ampliare ed edificare, ma detta le norme con cui tutto ciò va fatto, specificando tutta una serie di parametri che servono a non danneggiare il pregio paesaggistico e ambientale della zona, in modo da rispettarne e preservarne il valore. Nel caso specifico occorre sottolineare come la ritinteggiatura della facciata ad oggi non sembra figurare tra i 39 punti che elencano tutti gli interventi attuabili con la procedura semplificata.