Avezzano. Giovedì 16 novembre, alle ore 17.30, nell’auditorium dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Avezzano, in Via Cav. di Vittorio Veneto, 3, sarà presentato il volume che raccoglie i contributi della VII Tavola rotonda di etnomusicologia (anno VII, 2022) organizzata dalla Pro Loco di Avezzano, un anno fa, nei giorni 10 e 11 novembre, sul tema “Bande musicali in Abruzzo e al Centro Sud: storie, pratiche, ri-creazioni”.
Le giornate di studio dello scorso anno e il volume che ne racchiude gli atti rappresentano la prosecuzione di un percorso di ricerca tracciato dal compianto Gianluca Tarquinio e perseguito in maniera costante e diligente dalla Pro Loco di Avezzano, che va assumendo negli anni una rilevante funzione di promozione e di impulso, riconosciuta ormai a livello nazionale, degli studi di etnomusicologia.
Curato dalla musicologa responsabile scientifica dell’iniziativa Francesca Piccone, il volume vede pubblicati di ben 14 scritti su storie, pratiche musicali intorno alle più longeve tradizioni delle bande musicali regionali e del Sud Italia.
Molto esauriente e di grande interesse la parte del volume relativa alle testimonianze e alle presenze significative, nel panorama musicologico, delle attuali bande marsicane.
Edito dalla casa editrice Kirke, il volume sarà esposto da Carla Conti del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e da Matteo D’Agostino, associato ANBIMA.
A conferire rilievo all’evento, dopo i saluti del presidente della Pro loco Edoardo Tudico e della curatrice del volume Francesca Piccone, ci sarà l’intervento di Andrea Romiti, segretario nazionale ANBIMA (Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome).
La pubblicazione e la sua presentazione pubblica rilevano ancora una volta l’impegno costante e perseverante della Pro Loco cittadina nella restituzione e nella valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio culturale materiale e immateriale, come significativo atto di presenza nel panorama culturale locale e nazionale, come momento di attenzione alle pratiche e alle espressioni della memoria popolare e come atteggiamento profondamente pervaso da passione e da partecipazione alla storia del territorio.