Avezzano. Tre bande di spacciatori, formate da 15 nordafricani ed una donna italiana, sono state scoperte dalla direzione distrettuale antimafia dell’Aquila che ha emesso altrettanti avvisi di garanzia ipotizzando il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti, una delle bande era organizzata e comandata da un latitante nordafricano soprannominato ‘Baffo’, il marocchino che nel 2012 salvò una famiglia finita in un canale del Fucino: aveva il compito di disporre il capitale per acquistare droga e di intrattenere rapporti con grossisti di medio livello fornendo poi agli spacciatori assistenza logistica e mezzi di trasporto necessari allo smercio di hashish e cocaina nella Marsica. Tra gli indagati compaiono anche giovani nordafricani, uno di loro appena ventenne, che avevano il compito di occultare e smerciare al dettaglio la droga alla clientela , composta soprattutto da marsicani, selezionata accuratamente da una donna originaria di Avezzano, compagna di uno dei boss dell’organizzazione. Decine di chilogrammi di hashish e decine di etti di cocaina hanno fruttato agli spacciatori, secondo quanto ricostruito dalle indagini degli investigatori, svariate migliaia di euro. Tre indagati erano stati arrestati nel marzo 2015 dalle forze dell’ordine con l’accusa di spaccio ed attualmente sono detenuti in carcere.