Avezzano. Caos e disagi per insegnanti, genitori e soprattutto bambini con l’entrata in vigore del Decreto Lorenzin, bimbi sprovvisti della documentazione vaccinale obbligatoria sono stati rimandati a casa il primo giorno di scuola. Diversi sono stati i casi segnalati negli istituti scolatici di tutta la Marsica di alunni che si sono visti negare l’accesso alle classi e di insegnanti costrette, a malincuore, ad applicare la legge, e dunque a non accettare gli scolari in mancanza della documentazione comprovante le vaccinazioni obbligatorie, o in sostituzione dell’autocertificazione che attesta l’appuntamento con la Asl, introdotte dal recente Decreto Lorenzin. La controversa legge è entrata in vigore a partire da questo anno scolastico.
I docenti hanno dichiarato ai genitori di aver ricevuto in merito precise indicazioni, sia dal ministero, che dai distretti scolastici regionali di riferimento, e di non poter permettere, senza eccezione alcuna, l’ingresso a scuola di bambini sprovvisti dei dovuti documenti che andavano presentati nei modi e nei tempi stabiliti dalle legge. In particolare il decreto prevede che i bambini da 0 a 6 anni, che non hanno ancora effettuato tutte le vaccinazioni, non potranno essere iscritti e frequentare le scuole sia pubbliche che private. Invece, gli studenti delle scuole dell’obbligo dai 6 ai 16 anni potranno essere iscritti e accedere alle classi, ma dovranno mettersi in regola altrimenti i genitori saranno sanzionati. Per gli inadempienti sono previste multe dai 100 ai 500 euro.
Tutto quello che c’è da sapere sul Decreto Lorenzin, sia dal punto di vista medico che normativo, lo abbiamo chiesto alla dottoressa Antonella Gualtieri, specialista in pediatria che ringraziamo per la disponibilità mostrata.
1)Il decreto legge Lorenzin estende a dieci il numero delle vaccinazioni obbligatorie da 0 a 16 anni. Quali sono i vaccini e come vengono somministrati?
Da luglio 2017 la legge prevede l’obbligatorietà dei vaccini per i bambini da 0 a 6 anni e l’ampliamento della vaccinazione dai 6 ai 16 anni. La vaccinazione diventa quindi un requisito fondamentale per l’iscrizione a scuola, inoltre, l’intento del legislatore, estendendo la fascia di età fino a 16 anni, è quello di recuperare altri che non hanno completato in maniera corretta il calendario o non hanno proprio effettuato le vaccinazioni. Il tutto viene ulteriormente rinforzato da misure e provvedimenti di sanzioni pecuniarie ossia con multe da 100 a 500 euro per i non adempienti. Secondo la legge i bambini da 0 a 6 anni che non hanno effettuato le vaccinazioni non potranno essere iscritti e frequentare le scuole sia pubbliche che private, mentre gli studenti delle scuole dell’obbligo dai 6 ai 16 anni potranno essere iscritti e accedere, ma dovranno mettersi in regola altrimenti i genitori saranno multati.
Il numero delle vaccinazioni è 10, ma gran parte venivano già effettuate prima della legge Lorenzin. Il primo gruppo di vaccini compongono il cosi detto esavalente ossia anti poliomelite, antitetanica, antipertosse, antidifterica anti epatite B, anti emofilo influenza, raggruppati in una unica puntura e ripetuti per tre volte nel corso del primo anno di vita. A questo si aggiunge il quadrivalente, ossia il vaccino antimorbillo, rosolia e parotite a cui è stato aggiunto l’anti varicella. Siamo così a 10 vaccinazioni. Questa tipologia di vaccinazione è sicuramente obbligatoria per i nati dal 1 gennaio 2017, mentre per i nati tra il 2001/2016 saranno obbligatori i vaccini del calendario nazionale vaccinale per ogni anno di nascita. Nel frattempo è stato istituito un gruppo di monitoraggio presso il ministero della salute, che per i prossimi tre anni verificherà la copertura vaccinale, i casi di malattia, gli eventi avversi, e sulla base dei dati raccolti potrà convalidare o meno l’obbligatorietà.
2)Inoltre il decreto consiglia altre 4 vaccinazioni non obbligatorie. Quali sono? Lei come pediatra cosa consiglia in merito?
“Alle 10 vaccinazioni obbligatorie è fortemente consigliato associare i vaccini gratuiti per lo pneumococco , il meningococco C e B e il rotavirus.
La seconda parte della domanda è più complessa e richiede una risposta più esaustiva. Rispondo citando quella che è la posizione della società Italiana di Pediatria, (SIP) che in merito ha effettuato riunioni e gruppi di studio per arrivare a dare una risposta adeguata all’interesse soprattutto della salute dei bambini che è il nostro compito ed obiettivo primario, e basata su dati scientifici certi e non su opinioni puramente personali.
La società Italiana di pediatria appoggia e caldeggia fortemente la pratica vaccinale da sempre. Grazie alle vaccinazioni sono scomparse malattie gravissime come il Vaiolo che procurava milioni di vittime, sono state debellate malattie altrettanto gravi come la poliomieilte che portava a paralisi invalidante flaccida e financo a morte, negli anni 1950 e 1960 molti bambini in Italia ne furono vittime, lo ricordo bene perchè era una degli incubi della mia infanzia, ogni qualvolta avevo febbre molto elevata, perché iniziava banalmente come una forma influenzale normale, mio padre anche lui pediatra era molto preoccupato e quado fu prodotto il vaccino Sabin per la poliomielie, il vaccino orale più idoneo di quello intramuscolare e più efficace, vaccinò me e tutti bambini del vicinato, reperendolo alla Farmacia del Vaticano . Queste malattie sono quasi del tutto scomparse, ma se abbassiamo la guardia e non vacciniamo più ricompaiono in piccoli focolai, come già successo in Olanda negli anni 90 o in Siria nel 2015 dove a causa della guerra molti bambini con età inferiore ai 2 anni hanno contratto la poliomielite e conseguente paralisi. Stesso discorso vale per Tetano, la difterite o la pertosse, scomparse grazie alle vaccinazioni ma oggi recidive in alcuni casi sporadici perché molti genitori hanno deciso di non vaccinare i propri figli, e così si sono avuti casi di tetano mortale o di pertosse in bambini piccolissimi e per cui il decesso è una complicanza frequente malattie come il morbillo o la varicella possono essere gravi e dare complicanze molto gravi quali encefalite o cerebellite, la rosolia non dimentichiamo può dare se contratta in gravidanza una embriopatia molto grave e invalidante .
Il nostro è un mondo interconnesso e i germi viaggiano con noi, varcano i confini e possono infettare chi non è protetto, e le malattie infettive non sono scomparse pertanto i vaccini devono essere effettuati, non sono inutili come molti sostengono, non hanno additivi pericolosi, dal 2002 non contengono più mercurio. La vaccinazione è uno strumento di difesa dell’individuo e della comunità.Secondo l’OMS circa 2,5 milioni di morti /anno sono prevenute dalle vaccinazioni, ed essendo i bambini i più a rischio vanno adeguatamente protetti.
Circa la nota diatriba tra Autismo e vaccinazioni la SIP ha ugualmente preso posizione dichiarando che a tutt’oggi e con criteri di evidence based medicine (EBM) non c’è alcuna attinenza ,lo studio del 1998 del medico inglese è stato giudicato inesatto e fallace e il medico dal 2010 è stato radiato dall’albo dei medici inglesi.
Inoltre il raggruppare le vaccinazioni in 6 o 4 gruppi non crea problemi, anzi amplifica e rinforza la risposta immunitaria che già nel bambino dei 1 mese è adeguata.
Quello che invece ritengo opportuno e doveroso ribadire è che il bambino prima della vaccinazione ossia qualche giorno prima vada visitato dal pediatra di famiglia per accertarsi delle buone condizioni di salute del piccolo, per tranquillizzare i genitori e spiegare loro cosa dovranno fare”.
3)I dirigenti scolastici, all’atto dell’ iscrizione, richiedono ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale, ai tutori o ai soggetti affidatari dei minori fino a 16 anni, la presentazione di dichiarazioni o documenti atti a comprovare l’adempimento degli obblighi vaccinali”. Come fare se le vaccinazioni obbligatorie non sono state ancora eseguite o completate nei tempi previsti per legge (entro il 10 settembre 2017 per le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia e delle sezioni primavera, entro il 31 ottobre 2017 per tutti gli altri gradi di istruzione)?
“Si può fare una autocertificazione e presentare la data di appuntamento con la ASL come documento e quindi mettersi in regola. Se poi i genitori non si presenteranno alle ASL avranno sanzioni pecuniarie. Comunque il tempo è stato protratto fino a marzo 2018”.
4)La circolare ministeriale parla di casi “di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni” con “documenti, rilasciati dalle autorità sanitarie competenti”. In quali casi il bambino può essere esonerato?
“Esistono delle condizioni di acuzie particolari ossia di malattie acute in atto, documentate dal certificato del proprio pediatra che possono differire la vaccinazione o terapie cortisoniche in atto che potrebbero rendere inefficace la risposta vaccinale o terapie in atto antitumorali ma le controindicazioni al vaccino sono molto limitate e vanno valutate per il singolo caso”.
5)Quale la sua opinione professionale di medico pediatra in merito al tanto discusso decreto: un regalo alle case farmaceutiche come lo hanno definito in molti, oppure un atto a tutela e difesa della salute dei più piccoli?
“In tutta onestà penso che le vaccinazioni siano doverose per tutelare la salute dei bambini e penso a quanti studiosi e pionieri dei vaccini abbiano studiato e passato giornate ai microscopi o nei laboratori per mettere a punto i vaccini. La ricerca ha bisogno di fondi e le industrie farmaceutiche investono in ricerca e sicuramente ne ricaveranno degli utili non sono benefattori, ma questo non è attinente a mio giudizio con la evidenza che il vaccino sia utile e che le malattie infettive prima causa principale di morte per la popolazione mondiale (Epidemie di peste , influenza vaiolo, ) grazie ai vaccini siano state arginate o addirittura debellate”.
6)Tutte queste vaccinazioni sono davvero utili ed indispensabili?
“Sicuramente sono favorevole alla prevenzione in ogni campo e momento in cui possa essere attuata, e la vaccinazione ne è un cardine assieme al miglioramento delle condizioni economiche, di lavoro e di tutela della salute in generale e in un mondo come il nostro dove la garanzia dei propri diritti è sempre più aleatoria e dove spesso il diritto alla salute non viene garantito ben venga l’obbligatorietà e la gratuità delle vaccinazioni a tutela di tutti”. @fededimarzio84