Avezzano. E’ rimasta in fila con i genitori per circa quattro ore al fine di sostenere la visita di invalidità all’Inps. Alla fine però viene rimandata a casa perché non ha la carta d’identità. L’episodio ha interessato una bambina di sei anni ed è avvenuto ad Avezzano dove una famiglia marsicana è stata costretta ad attendere un’intera mattinata per un controllo. I genitori si chiedono se è giusto un tale comportamento da parte di un ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico. Sono stati convocati con un messaggio sul cellulare arrivato nel mese di ottobre al padre della bambina da parte di InpsInforma. I genitori a gennaio, a causa di alcuni problemi della piccola, l’hanno sottoposta a diversi accertamenti che purtroppo hanno fatto emergere delle disabilità da parte della bambina che aveva soli 5 anni. Dopo un po’ di tempo hanno deciso di fare una richiesta di invalidità civile e a gennaio hanno presentato la domanda. Sono stati chiamati dalla Asl in via Monte Velino per la visita davanti alla commissione medica. Per la visita era stato sufficiente presentare la carta d’identità del genitore.
Solo dopo diversi mesi e solo dopo l’estate l’Inps si è decisa è ha inviato un sms al genitore. E’ stato chiamato per una visita il 15 novembre alle ore 9 riguardante la legge 104 nella sede Inps di via Cavalieri di Vittorio Veneto. “Siamo arrivati alle 9 con la bambina e mi hanno chiesto un documento”, afferma il genitore, “ma quando l’ho presentato mi hanno detto di consegnare anche la carta d’identità della bambina. Io ho detto che non l’aveva mai avuto e se proprio fosse stato necessario avrei fatto un’autocertificazione. Ma non ne hanno voluto sapere”. Ha anche chiamato il 112 con il cellulare e chiesto l’intervento dei carabinieri. “Mi hanno detto che non potevano intervenire in casi del genere. Alla fine non ho potuto fare altro che andare via senza nessuna spiegazione”. Alla fine ha dovuto chiamare il centralino Inps per fissare un nuovo appuntamento.