Avezzano. Simonelli, Occhiuto e De Cesare si scagliano contro il coordinatore della campagna elettorale di Tiziano Genovesi, Alfredo Iacone che, come raccontato da MarsicaLive, aveva attaccato il candidato sindaco, Gianni Di Pangrazio, sostenendo che in caso di vittoria di quest’ultimo Avezzano poteva dire “addio al nuovo ospedale e al tribunale”.
“Iacone umilia Avezzano e l’intera Marsica”, afferma in una nota l’avvocato Eleuterio Simonelli in replica alle sue dichiarazioni, “non può tollerarsi una forma, neanche troppo elegante, di ‘intimidazione’ che umilia la città di Avezzano e la Marsica intera. Ho letto”, continua Simonelli, “con molto disappunto, le dichiarazioni del collega il quale, a scopi esclusivamente elettoralistici e nell’interesse della propria attuale parte, è giunto, addirittura, ad affermare che, solo votando un certo candidato, Avezzano e la Marsica vedranno la salvezza del tribunale e dell’ospedale, quasi che questi due indispensabili presidi siano appannaggio di pochi e non dell’intero territorio marsicano. Mi auguro che Iacone sia stato frainteso da chi ha riportato le sue dichiarazioni, diversamente ci sarebbe da pensare. Parlo solo del tribunale per dire che il collega ha dimenticato di dire che quanto licenziato/proposto dalle assise regionali, e che in ogni caso dovrà trovare l’approvazione del Parlamento Nazionale (di colore politico diverso), altro non è che un provvedimento elaborato dagli avvocati del Foro di Avezzano con il concorso dei commercialisti della Marsica e di tutte le forze vive del nostro territorio. Il lavoro fatto dai colleghi Mario Petrella, Roberto Di Pietro, Fabiana Contestabile, dal dott. Valerio Dell’Olio e tanti altri non può essere così svilito. Sono certo che in Regione ciò si sa bene”. Iacone ha dichiarato che “il Tribunale, che è tra quelli a rischio soppressione per la riforma nazionale, verrà salvato solo se gli avezzanesi voteranno il suo candidato perché la Regione è a trazione centrodestra’. Ma stiamo scherzando. Niente di più sbagliato. Il Tribunale deve salvarsi non perché la Regione è governata da questo a da quel polo, ma per la sua precipua, indispensabile e irrinunciabile funzione”, conclude Simonelli, “Iacone stia tranquillo, in Regione ci sono persone intelligenti e gli avezzanesi non cadranno nel tranello elettorale”.
Dello stesso pensiero anche l’avvocato Carmelo Occhiuto che ritiene “inaccettabile il ricatto del portavoce della Lega Iacone. Le parole del portavoce della Lega, il collega Iacone, sono gravi e inaccettabili. Lo sono per i concittadini, per chiunque abbia un sufficiente senso delle istituzioni e per chi crede che il confronto, anche in campagna elettorale, sia fondato su un minimo di correttezza”, sostiene Occhiuto, “il ragionamento del collega è il seguente: con l’elezione della coalizione avversa a quella leghista, Avezzano sarebbe isolata politicamente e nessuno ascolterebbe le ragioni del sindaco. Secondo Iacone, gli avezzanesi si dovrebbero dimenticare del tribunale e del nuovo ospedale e la distanza con L’Aquila aumenterebbe. Non serve traduzione o interpretazione, il ricatto è chiaro: essendovi una maggioranza di centrodestra in regione, o si vota per loro oppure non vi sarà alcuna tutela delle legittime attese riguardanti il mantenimento del tribunale e la tutela della salute, tramite realizzazione dell’ospedale nuovo. Tale affermazione, che si sposa con il continuo riferimento alla ‘filiera’ fatto da Genovesi, è a dir poco superficiale: mai nella storia di questa città avevamo visto calpestare il principio dileale collaborazione tra livelli istituzionali. È una posizione paradossale ed arrogante che richiederebbe una ferma smentita da chi di competenza. Cosa accadrebbe se tutti adottassero la logica Iaconiana e leghista? Il governo nazionale non dovrebbe dare fondi all’Abruzzo perché è Regione di colore politico diverso? Le amministrazioni comunali dovrebbero adattarsi automaticamente al cambiare degli equilibri nazionali? Un sindaco difende la propria comunità con la competenza, non vantando vicinanze e tutele politiche. Di tutto abbiamo bisogno – conclude Occhiuto – tranne delle minacce (neppure tanto velate) della Lega aquilana: si accontentino di aver già imposto il candidato”.
Per Lorenzo De Cesare “i fondi di cui parla Genovesi nel bilancio del Comune non ci sono. Io ritengo la preparazione, la competenza e l’esperienza requisiti essenziali per una sana, libera e duratura azione amministrativa. Insieme a me lo hanno ritenuto donne e uomini didiversi percorsi politici e esperienze personali che hanno composto le numerose liste a sostegno della candidatura a sindaco della nostra città del dottor Giovanni Di Pangrazio. Insieme a me”, continua l’ex assessore al bilancio della giunta Floris e imprenditore, “lo hanno ritenuto donne e uomini di diversi percorsi politici e esperienze personali che hanno composto le numerose liste a sostegno della candidatura a sindaco della nostra città di Giovanni Di Pangrazio. In una campagna elettorale ove temi, proposte serie e concrete si sono ascoltati solo da Di Pangrazio, questi cittadini si sono sentiti chiamare, dall’avversario politico, accozzaglia. Segno che, oltre agli insulti e ai like su beceri commenti come quello della tanica di benzina, il candidato avversario di Di Pangrazio non ha argomenti su cui potersi confrontare e da proporre alla città. In queste ultime ore assistiamo a promesse alla Cetto La Qualunque da parte del candidato Tiziano Genovesi su fondi esistenti nel bilancio del nostro Comune. Io posso affermare, conoscendo bene tale bilancio, che tali fondi non ci sono. Utilizzando la ‘filiera’ politica che ci sarebbe con la Regione assistiamo poi a promesse di fondi per erigere il nuovo ospedale. C’è da chiedersi, il Presidente Marsilio garantisce questi fondi solo ad una Avezzano governata da un’amministrazione Genovesi? Evidentemente no, questi fondi o ci sono o non ci sono e non potranno essere condizionati alla persona che ricoprirà la carica di sindaco, se mai sono condizionati alla capacità di saper fare un bilancio e di saperli spendere. Le nuove scuole, già fatte dalla prima amministrazione Di Pangrazio, come le elementari di via Cairoli e la Vivenza e quelle in costruzione, grazie al nuovo piano di edilizia scolastica da essa approvato”, conclude, “dimostrano che tali capacità ed esperienza sono possedute da Di Pangrazio, viceversa, il curriculum del suo avversario politico mostra chiaramente che diqueste qualità non ne ha neanche una”.