Avezzano. Parla il presunto violentatore della entraineuse romena di 40 anni. Nel corso dell’interrogatorio durante l’udienza di convalida si è difeso sostenendo che l’incontro con la donna sarebbe stato “un rapporto sessuale consensuale”, per di più pagato 100 euro. Massimo Di Toro, 50 anni, il piastrellista avezzanese arrestato con l’accusa di violenza sessuale dovrà però rimanere in carcere. Lo ha deciso il gip Francesca Proietti, dopo l’udienza nel carcere di Avezzano, alla presenza del pubblico ministero Roberto Savelli. Alla base della decisione ci sarebbe la pericolosità sociale e il rischio di reiterazione del reato da parte dell’indagato, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia. L’uomo è accusato di violenze nei confronti una entraineuse romena di 40 anni. Sei mesi fa era già finito sotto inchiesta per un altro caso di violenza sessuale, sempre nei confronti di una ballerina straniera di night. La scorsa notte, secondo quanto emerso dalle indagini della squadra anticrimine del commissariato di Avezzano, come nell’altro caso avrebbe offerto un passaggio in auto alla donna, conosciuta all’interno di un night di Celano. Poi però si sarebbe diretto in aperta campagna, vicino al cimitero di Antrosano. A quel punto avrebbe impugnato un grosso coltello che era nella macchina e che non è stato trovato, e minacciandola l’avrebbe violentata, tenendola per diverso tempo sotto scacco. In un attimo di distrazione lei è riuscita ad aprire lo sportello e a fuggire, correndo nel buio seminuda, tra i campi, senza meta per oltre un chilometro. Infine è riuscita a trovare rifugio in una casa, dove è arrivata in preda al panico. Gli inquilini l’hanno soccorso e hanno chiamato il 113 che ha rintracciato e arrestato l’avezzanese.