Tagliacozzo. Ancora Scuola. Ancora Polemiche. Ancora scontri. E nella politica le parole hanno un peso, ma il peso si misura in numeri. E i numeri contano la vittoria. Ad oggi, questi “numeri”, nella città di Tagliacozzo, ce li ha la maggioranza di “Prospettiva Futura”, guidata dal sindaco Vincenzo Giovagnorio. L’opposizione però non demorde e replica con la forza delle opinioni presentando ben sei mozioni. Ore intere di un sabato mattina trascorse all’interno della sala consiliare. Non solo per l’amministrazione attuale, maggioranza e opposizione, ma anche per molte persone che, come accade spesso nei primi tempi di un nuovo insediamento, ritrovano vivo l’interesse per la politica. Il capitolo scuole richiede ancora molta attenzione. A causa di motivi burocratici, il nuovo disegno della maggioranza sulla creazione del nuovo plesso, curato in particolare dagli assessori Manuela Marletta e Roberto Giovagnorio, non è stato oggetto di discussione. Sembra infatti che il progetto sia stato presentato al segretario comunale fuori tempo massimo. Una leggerezza evidenziata che non è sfuggita alle opposizioni, a Vincenzo Montelisciani per “Tagliacozzo Unita” e a Maurizio Di Marco Testa, per “Il Paese che Vorrei”. Montelisciani ricorda chiaramente che l’agibilità delle scuole ha una scadenza prossima (fine 2017), “per cui è necessario agire con concretezza”. Si richiedono ancora i Musp. Si richiedono risposte concrete sui tempi di certezza. E davanti alla foga dell’intervento, dimenticando l’istituzione del luogo e del momento, immaginandosi forse in un’arena o in talk show, la gente in sala applaude. Forse reminiscenze della campagna elettorale che si è chiusa il 5 giugno. La maggioranza, tenendo a mente ciò che ha ribadito in conferenza stampa l’ingegner Torrelli – la scadenza delle scuole, non equivale alla scadenza delle mozzarelle o del latte e non è che il giorno dopo sono da buttare – punta a realizzare un nuovo plesso scolastico, un edificio unico, uno stabile sicuro in linea con tutte le norme antisismiche. “Se non discusso oggi, se ne parlerà al prossimo consiglio”, dichiara il sindaco. Un progetto che ovviamente necessiterà di costi e tempi. Tempi che a richiesta dell’opposizione devono essere certi e non possono essere più lontani del gennaio 2018. Ma la maggioranza ha votato compattamente un secco “no”. Così come non è stata accettata la richiesta sui Musp, le “scuole bunker” momentanee. Il sindaco già aveva spiegato alla stampa il motivo per cui non erano possibili: “le scuole al momento sono agibili, per installare dei Musp sono necessari numerosi fondi, un’apposita area urbanistica, dato che dovrebbero accogliere più di quaranta classi”, concetto ribadito anche oggi dal primo cittadino, “Tutte queste spese sarebbero poi oggetto di revisione della Corte dei Conti che ovviamente non può convalidare un’ingente somma spesa da un ente pubblico che ha delle scuole agibili. Senza contare la partecipazione al bando di gara per ottenere questi Musp. Gare a cui stanno partecipando paesi e città con effettive necessità più alte delle nostre”. Oltre al capitolo scuole, la maggioranza ha votato no anche alle richieste dell’opposizione sull’istituzione di una commissione d’inchiesta, per vigilare e controllare in materia urbanistica e sulle società partecipate. No anche alla commissione delle pari opportunità e alle riprese in diretta streaming del consiglio. Un incontro-scontro con risultato a senso unico. Questo “oltranzismo” non è piaciuto ovviamente all’opposizione. “La maggioranza ha bocciato tutte e sei le nostre proposte”, spiega Montelisciani, “che di fatto erano l’unico vero oggetto della seduta. Sulle scuole il sindaco e la giunta continuano a sviare il discorso, a non rispondere nel merito e a insultare le minoranze che presentano proposte risolutive della questione sicurezza. Respingendo le nostre proposte che riguardavano l’istallazione di moduli provvisori per togliere i bambini e gli operatori delle scuole da edifici che sono incontestabilmente insicuri e, in alternativa, di garantire quanto meno tempistiche certe per la costruzione del nuovo plesso scolastico e non fornendo alcuna risposta alternativa credibile, il Sindaco e il gruppo di maggioranza hanno di fatto sancito che la situazione non sarà da loro affrontata. La posizione della maggioranza rimane dunque quella dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia: da una parte l’inerzia e il rifiuto di considerare l’urgenza data dal fatto che entro pochi mesi sia l’Andrea Argoli che la Domenico Bevilacqua avranno esaurito la propria vita nominale, unico parametro indicato dalla legge come limite ultimo per effettuare interventi di adeguamento sismico e continuare a utilizzare le strutture; dall’altra la non assunzione delle proprie responsabilità, che anzi vengono scaricate su coloro che fanno emergere con chiarezza i problemi esistenti e le opportunità in campo, al fine di trovare soluzioni. Questi ultimi, noi compresi e comprese le famiglie degli studenti, vengono peraltro bollati con gli epiteti più vari”. “A dimostrazione della rigidità pregiudiziale della maggioranza nei confronti delle minoranze”, secondo Montelisciani, “il fatto che la maggioranza ha votato contro anche alle altre quattro nostre mozioni in discussione che proponevano di istituire una commissione consiliare di vigilanza sulle materie urbanistiche e sul Piano Regolatore e di istituire una commissione consiliare di vigilanza sulle società partecipate (CAM e SEGEN su tutte), oltre a quelle per una commissione pari opportunità che approfondisse i temi della disuguaglianza di genere, della discriminazione, dei diritti dei disabili e del contrasto alla povertàe quella utile a predisporre la registrazione audiovisiva delle sedute del Consiglio. Queste 4 proposte andavano nella direzione di consentire al Consiglio Comunale di lavorare al meglio, di garantire alle minoranze la possibilità di contribuire in maniera propositiva agli indirizzi amministrativi e alle scelte su materie importanti per tutti i cittadini oltre che di rendere più trasparenti e accessibili i contenuti delle discussioni di un organo, il Consiglio Comunale, che è la massima espressione della volontà popolare. Un Consiglio Comunale”, conclude Montelisciani, “che ha chiarito come la Giunta sia incapace e disinteressata ad assumere decisioni risolutive sulla delicatissima questione della sicurezza sismica degli edifici scolastici e perché ha chiarito che, a una minoranza propositiva e disponibile al confronto di merito sulle scelte, la maggioranza e il Sindaco non sanno far altro che rispondere con l’arroganza, l’insulto e con un ingiustificabile arroccamento. Forse potremmo risultare ingenui, ma ci chiediamo francamente il perché di questo atteggiamento”. Attualmente, il risultato evidente è chiaramente una divisione politica: da una parte la maggioranza, unita, forte, compatta e determinata, vogliosa di dimostrare e realizzare numerosi progetti. Dall’altra, l’opposizione, pronta sì alla discussione, ma anche sicura della sua posizione. La preoccupazione per la situazione, l’impeto e la passione di Di Marco Testa, Angelo Poggiogalle, da una parte e Romana Rubeo e Vincenzo Montelisciani dall’altra. La vicenda scuole richiede tuttavia molta attenzione e cura e ci si augura che con impegno venga adottata la soluzione migliore per garantire il futuro delle nuovi generazioni in strutture sicure al cento per cento. @RaffaeleCastiglioneMorelli