Tagliacozzo. “Che il mercato torni nella vecchia collocazione, come stabilito dal Consiglio di Stato”.E’ quanto chiede, rifacendosi al rispetto della pronuncia dell’organo statale, il consigliere di opposizione Maurizio Di Marco Testa che nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Tagliacozzo ha presentato una interrogazione all’amministrazione comunale. Fino a oggi, a distanza di un mese, l’amministrazione non ha ancora adempiuto a tale decisione. “C’è un’ordinanza del Consiglio di Stato che sospende i provvedimenti fatti dall’amministrazione in merito al mercato settimanale”, ha affermato Di Marco Testa, “nel frattempo si dice di ripristinare tutto in attesa della decisione del Tar. Sto vedendo che però nulla è avvenuto”.
L’assessore Giuseppe Mastroddi ha risposto all’interrogazione affermando che “è stata convocata una commissione, non è una questione che si rivolve dall’oggi al domani. Sono interessati i vigili del fuoco, la Asl e l’ufficio tecnico. Abbiamo instaurato un dialogo con l’avvocato degli ambulanti che potrebbero fare un giudizio di ottemperanza, ma non vogliamo arrivare a questo”.
Una parte di commercianti, dopo il trasferimento, aveva presentato un ricorso al Tar, che lo aveva respinto a luglio. Lo scorso 7 dicembre, però, il Consiglio di Stato, al quale si erano appellati gli ambulanti, ha riformato la decisione del tribunale amministrativo sospendendo l’efficacia dei provvedimenti impugnati in primo grado. Il massimo grado della giustizia amministrativa ha, dunque, stabilito che, fino a quando il Tar non si pronuncerà nel merito del ricorso, è da considerarsi decaduta l’efficacia degli atti del Comune e il mercato deve tornare a svolgersi secondo le vecchie collocazioni. Oggi, a distanza di un mese dal pronunciamento del Consiglio di Stato, l’amministrazione non ha però ancora provveduto a riportare il mercato alla vecchia collocazione.
Secondo il sindaco, Vincenzo Giovagnorio, si è ancora “in un periodo di prova”. “Questa amministrazione”, ha aggiunto durante il consiglio, “pur prendendo atto del provvedimento del Consiglio di Stato, ha chiesto agli uffici di valutare un’apposita commissione per il riassetto del mercato. All’esito della commissione, si prenderanno le successive determinazioni riguardanti la disposizione del Consiglio di Stato».
“Conosco le dinamiche, ho letto gli atti”, ha replicato Di Marco Testa, “c’è l’ordinanza del Consiglio di Stato, un organo superiore, che sospende la riorganizzazione del mercato, quindi deve tornare tutto come prima. Poi, quando il Tar si pronuncerà, si vedrà. Riguardo alla questione della sicurezza, chiamata in causa dalla maggioranza, Di Marco Testa ha aggiunto: “Mi rifiuto di essere preso in giro, non vi state assumendo nessuna responsabilità. Poi per quanto concerne le questioni di sicurezza, si faranno altre valutazioni, ma oggi c’è in essere un’ordinanza che deve essere rispettata».
Il consigliere di opposizione, Vincenzo Montelisciani, ha aggiunto che “quando il supremo organo della giustizia amministrativa ordina a un’amministrazione la sospensiva, l’amministrazione deve sospendere immediatamente l’atto in questione facendo rivivere quelli precedenti e riportando la situazione allo status quo ante. La strategia dell’amministrazione è quella di prendere tempo per arrivare al giudizio del Tar, evitando il giudizio di ottemperanza. È una melina e allo stesso tempo una scommessa al buio, un muro contro muro puntiglioso, che si gioca sulla pelle dei ricorrenti e dei cittadini. Crediamo pure che questo maldestro tentativo di prender tempo sia rischioso per l’Ente Comunale”.