Avezzano. Non si placa la polemica intorno al Consorzio acquedottistico marsicano che ieri sera ha tenuto, in via Caruscino, una nuova assemblea dei sindaci. Ieri sera cinque sono stati i punti all’ordine del giorno trattati dall’assemblea fino a tarda ora. Oltre ad alcune modifiche statutarie e di alcune norme regionali in tema di gestione dell’acqua, si é anche discusso delle deliberazioni del consiglio di sorveglianza per la piena funzionalità operativa del direttore generale e del consiglio di gestione.
Stavolta le accuse, dopo l’inacandescente situazione del Comune di Celano che sarebbe pronto a uscire dal Consorzio se non saranno pagati i debiti nei confronti dell’ente celanese, arrivano dall’opposizione del Comune di Capistrello e in particolare dal consigliere Moreno Di Cintio. In un esposto inviato a tutti i sindaci della Marsica, rileva alcune presunte violazioni di legge che rischiano di rendere nulle tutte le decisioni future.
Secondo Di Cintio “l’Assemblea dei soci del Cam, nel deliberare la modifica della governace non sembra che abbia rispettato le disposizioni della legge finanziaria in quanto con la modifica statutaria sono stati aumentati gli Organismi (al posto del Consiglio di Amministrazione sono stati istituiti il Consiglio di Sorveglianza ed il Consiglio di Gestione ed é stato aumentato il numero dei membri degli organi di amministrazione dagli originari tre agli attuali otto”. L’assemblea dei sindaci, in sostanza, senza sentire i consigli comunali, ha modificato lo Statuto e ha deciso una gestione in cui è previsto un Consiglio di Sorveglianza e uno di Gestione. Questa operazione, che a molti è risultata politica, è già stata contestata anche dal sindaco di San Benedetto dei Marsi, Paolo De Cesare. Anche per Di Cintio “la modifica dell’assetto di governance deliberata nell’assemblea dei soci del 20.12.2012, non è in linea con la normativa sopra richiamata, intesa a ridurre l’onerosità e/o il costo degli organi di governo delle società a capitale pubblico. La ratio della norma viene disattesa”, si legge nel documento di contestazione, “in quanto, ad un consiglio di amministrazione di tre membri (precedente governace) si è sostituita una governance che, tra Consiglio di Sorveglianza e Consiglio di Gestione risulta composta, nel complesso, da otto membri e, soprattutto, in quanto la deliberazione dell’Assemblea dei Soci, con quale è stato modificato lo Statuto, non è stata preceduta dalla alcuna specifica Deliberazione del Consiglio comunale ed infine sono stati eletti membri che non potevano essere eletti”.