Avezzano. Baby bulli davanti ai giudici. Si è tenuto ieri l’interrogatorio di garanzia del gruppetto di ragazzi accusati di aver rapinato un ragazzino di 13 anni per farsi consegnare soldi e cellulare. Davanti ai giudici sono comparsi Meterna Ionut, 19 anni, romeno, trovato inoltre in casa con 10 grammi di hashish e marijuana e di altri due complici, uno italiano e uno marocchino, di 17 e 15 anni, affidati ai servizi sociali in attesa della messa in prova. Il primo è stato ascoltato ad Avezzano e gli altri dal giudice per i minori dell’Aquila. Secondo l’accusa, i bulli, difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, terrorizzavano i coetanei picchiandoli e chiedendo loro del denaro per acquistare la droga. A volte si incappucciavano e rapinavano ragazzini e anche adulti, ma a tradirli sarebbe stato proprio un cappuccio rosso riposto a casa dopo l’aggressione e trovato dagli agenti della squadra anticrimine di Avezzano. I provvedimenti restrittivi per i minori e per il maggiorenne, tutti confermati, erano stati emessi dal Gip di Avezzano su richiesta del pm Maurizio Maria Cerrato.