Castellafiume. Ci sono centinaia di aziende costrette otto anni fa a chiudere i battenti a causa dell’anemia equina e infettiva che li ha obbligati ad abbattere i capi, soprattutto i muli e gli asini utilizzati per il lavoro di mulattieri. Da allora i fondi, circa un milione e mezzo, non sono mai stati risarciti. A Castellafiume ci si interroga su quanto tempo dovranno ancora aspettare gli allevatori per i mancati rimborsi dovuti a causa degli abbattimenti degli equini colpiti dall’anemia infettiva ormai più di sette-otto anni fa. La scorsa settimana il Sindaco Domenico Mariani e l’Assessore Mauro Mariani si sono recati a Pescara, in via Catullo 17, per incontrare l’Assessore alle Politiche Agricole e di Sviluppo Rurale Dino Pepe ed il Presidente de Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio.
Nell’incontro si è sottolineato che la problematica riguarda numerose realtà delle aree interne abruzzesi, in particolar modo nella provincia dell’Aquila e in quella di Teramo, e che il fabbisogno economico per ristorare le imprese danneggiate dall’epizoozia si aggira intorno a un milione e mezzo di euro. Attualmente tali somme non sono ancora presenti nei capitoli del bilancio regionale per cui, in vista delle prossime manovre economiche, è necessario fare uno sforzo per far respirare le imprese operanti nel settore della zootecnia, già provate dalla sfavorevole congiuntura macroeconomica. L’Assessore Pepe e il Presidente Di Pangrazio hanno assicurato agli amministratori di Castellafiume che riporteranno il problema all’attenzione della maggioranza di governo regionale, con la speranza di trovare le risorse, anche attraverso un piano triennale per iniziare ad erogare presto le spettanze alle imprese.