E’ iniziata oggi l’astensione dalle udienze penali nel Tribunale di Avezzano, indetta dall’Assemblea degli iscritti della Camera Penale, con una partecipazione totale degli Avvocati impegnati nei vari processi, con la salvaguardia dei processi con imputati detenuti. La protesta è stata deliberata per la gravissima carenza di Magistrati nel settore penale (solo Due in attività), nonché per la paventata soppressione del Tribunale, dopo l’approvazione, nella Legge Finanziaria, dell’emendamento che consente al Governo di revisionare, con decreto, tutta la geografia giudiziaria italiana. La Camera Penale insiste, ancora una volta, perché l’Avvocatura sia compatta nel sostenere le ragioni della protesta e vi sia unitarietà di intenti, al fine di evitare una ulteriore spoliazione del territorio marsicano con la soppressione del presidio giudiziario, è bene ribadirlo, terzo in Abruzzo. In gioco non solo la sorte del Tribunale di Avezzano, solo uno dei quattro uffici giudiziari abruzzesi che rischiano di essere soppressi con la manovra finanziaria del governo perché al di sotto della soglia minima di 15 giudici. In percolo ci sono anche con quelli di Lanciano, Sulmona e Vasto. Un altro rischio potrebbe essere quello di vedere il Tribunale di Avezzano diventare la sede distaccata di quello dell’Aquila, spogliato di molte funzioni importanti e utilizzato soltanto per le celebrazioni e le cancellerie civili e penali monocratici. Il Tribunale di Avezzano è il terzo d’Abruzzo e per mole di processi è inferiore solo a quelli di Pescara e Teramo. Nonostante ciò ha un personale insufficiente, tra i più ridotti di tutta la Regione.