Avezzano. Diritti inviolabili dell’uomo al centro del convegno “La tutela dei diritti sociali: la rilevanza della relazione di empatia e di reciprocità nella gestione delle prestazioni” promosso dall’Università di Teramo e ospitato dal Comune di Avezzano, che ha visto la partecipazione di illustri relatori di numerosi Atenei italiani su temi di grande valore scientifico alla presenza di decine di studenti. “E’ stata una lezione ad ampio spettro nel campo dei diritti sociali”, sottolinea il vice sindaco con delega all’Università, Iride Cosimati, “tema molto sentito dall’amministrazione Floris. L’iniziativa era mirata ad ampliare le attività attorno alla facoltà distaccata di giurisprudenza con il fine di renderla sempre più appetibile per gli studenti”. Dopo l’introduzione del professor Francesco Manganaro che ha presieduto il convegno ricordando la rilevanza e l’estrema attualità del tema prescelto, ha aperto la giornata di studi il Prof. Alberto Zito che ha premesso l’importanza di un approccio multidisciplinare nell’analisi dei diritti sociali e, più in generale, dei fenomeni giuridici sottolineando l’importanza delle scienze economiche nello studio dei fatti socialmente rilevanti. A tal proposito ha ricordato la proposta, avanzata dal Governo del Bhutan, di sostituire l’indicatore PIL con un nuovo misuratore dell’attività economica di minor astrattezza e in grado di tener conto anche dell’effettivo benessere percepibile a livello statale: è la «felicità nazionale lorda» (gross National happines, Gnh), che è stata anche ricordata, un anno fa, al Festival dell’economia svoltosi a Trento. Nella successiva relazione il Prof. Mario Fiorillo ha ripercorso la lunga riflessione della scienza giuridica sullo sviluppo dei diritti sociali e dei diritti inviolabili dell’uomo, in modo particolare, su come si sia passati da una concezione che negava a quest’ultimi una qualsivoglia protezione, incombendo sullo Stato un mero dovere di astensione da ogni turbativa nel loro esercizio, alla tesi che costruisce i diritti sociali come situazioni giuridiche aventi ad oggetto una pretesa verso lo Stato. L’importanza del fattore economico nell’attuazione concreta dei diritti sociali è peraltro sottolineata con un riferimento alla tematica dei diritti finanziariamente condizionati. La professor Vittoria Berlingò ha sottolineato l’importanza dei fatti di sentimento nell’organizzazione dei servizi sociali e della loro attrazione nell’universo del giuridicamente rilevante, sottolineando il ruolo del principio di sussidiarietà. In tale settore, ha ricordato, gli enti locali svolgono un’attività di primaria importanza.La Prof.ssa Manolita Francesca ha posto l’accento anch’essa sulla rilevanza dei fatti di sentimento nel diritto privato. La docente ha rilevato come gli strumenti negoziali consentano, in genere, la possibilità di far sorgere degli effetti giuridici favorevoli in capo a soggetti esterni alla pattuizione e per fini diversi da quelli lucrativi – si pensi ad. es. al contratto a favore di terzo – ma non sempre chiaramente riconducibili allo spirito solidaristico. Peraltro, dopo aver ricordato che una piena realizzazione della solidarietà sociale si ha sul terreno dell’associazionismo e del terzo settore, la Prof.ssa Manolita non ha escluso una compatibilità teorica tra perseguimento dello scopo di lucro e fine solidaristico. Il Prof. Michele Comenale Pinto ha introdotto il tema dell’immigrazione via mare, ricordando che gli Stati da sempre, in qualsiasi epoca storica, hanno dovuto affrontare tale problema. Pinto ha sottolineato la dubbia giustificazione, sotto il profilo giuridico, dei respingimenti per gli immigrati arrivati nelle acque territoriali. Il Prof. Salvatore Dettori si è soffermato sul tema delle politiche sociali e della tutela dei diritti degli immigrati. A tal proposito ha evidenziato che la produzione di un autentico «diritto anti-discriminatorio» sia una importante conquista del nostro ordinamento, e che uno dei punti di emersione di questa speciale forma di tutela sia rappresentato – emblematicamente – dall’art. 43 («discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi») del Testo Unico Immigrazione. Una recente sentenza della Cassazione Civile ha apprestato una tutela forte al diritto alla parità di trattamento a fronte di violazioni in danno del soggetto immigrato, riconoscendo a tale situazione giuridica il valore di diritto fondamentale inaffievolibile. Dettori ha ricordato inoltre l’importanza degli istituti della partecipazione, grazie ai quali si realizza un “contatto” tra Amministrazione e amministrato, necessario per costituire una relazione di empatia tra i soggetti. Il professor Diego De Carolis ha svolto alcune considerazioni in merito a recenti pronunce giurisprudenziali. In particolare, si è soffermato su due sentenze adottate recentemente in Plenaria dal Consiglio di Stato (nn. 7 e 8 del 10 maggio 2011) che hanno risolto, in favore del soggetto immigrato, taluni problemi interpretativi posti dal Testo Unico dell’Immigrazione . Successivamente, è stato dato spazio agli interventi programmati delle dottoresse Maria Di Camilla, Vincenza Caracciolo La Grotteria, e dei dottori Alessandro Di Sciascio e Lorenzo De Gregoriis. La dott.ssa Di Camillo, dando un taglio pratico al suo intervento, ha analizzato la Teoria di Rogers nell’attività di assistenza sociale. La dott. ssa Caracciolo La Grotteria ha analizzato il ruolo e le funzioni dell’Agenzia che vigila sulle attivite delle Onlus e sviluppa i punti di raccordo e le differenze con l’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici. Il dott. Di Sciascio, partendo da un recente caso giurisprudenziale, ha sottolineato il rapporto tra la giustizia distributiva nella tesi di Walzer e i diritti sociali, mettendo soprattutto in risalto il ruolo del minore immigrato e della famiglia e delle possibili soluzioni previste dall’ordinamento. Il dott. De Gregoriis ha analizzato il diritto sociale alla casa e le tutele previste dall’ordinamento nei confronti dei cittadini immigrati. Alla luce della recente giurisprudenza, si prefigura una tutela intensa del diritto alla parità di trattamento in relazione alla pretesa all’assegnazione degli spazi abitativi dell’immigrato. Il convegno si è chiuso con la relazione di sintesi del Prof. Manganaro, il quale ha riepilogato gli interventi e ribadito l’estrema attualità degli argomenti trattati.