Avezzano. Raccontare il territorio marsicano nella sua interezza, riscoprirlo forte e determinato, anche grazie alle battaglie culturali che uniscono e che aggregano. È stata approvata dalla Giunta di Avezzano la delibera che incide, nero su bianco, ufficialmente e con atto formale, il sostegno del Comune guidato dal sindaco Giovanni Di Pangrazio all’unica candidata abruzzese per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2025.
“Fin dall’inizio, la città di Avezzano – commenta il primo cittadino – è stata al fianco di Pescina, sostenendola pubblicamente dapprima come unica candidata marsicana per la conquista del prestigioso titolo nazionale e, successivamente, dopo la prima scrematura, come unica candidata d’Abruzzo. Inutile ribadire l’orgoglio territoriale che lega fra di loro le due amministrazioni. Avezzano, naturale cuore amministrativo della Marsica, ha sempre favorito e sempre favorirà, con tutti i suoi strumenti, l’espressione di un percorso storico-culturale che vada a legare tutti i vari Comuni di questa vasta area d’Abruzzo. Un percorso che collimi con la cosiddetta marsicanità, ovvero la promozione di prodotti culturali che ci identificano e ci fanno riscoprire le nostre radici. Cultura è sì apertura, ma anche tradizione valorizzata”.
‘La cultura non spopola’ è stato il claim prescelto dal Comitato pescinese, in collaborazione con l’amministrazione comunale, per il dossier che è stato candidato tempo fa al bando. “Noi aggiungiamo – conclude Di Pangrazio – che la cultura non solo non spopola, ma crea, se messa in condizione di farlo, anche occupazione, nuovi posti e nuove forme di lavoro”.
La delibera di Giunta è prodromica al protocollo che viene firmato a Pescina e che raccoglie tutte le delibere approvate in queste settimane di sostegno alla candidatura. “Il messaggio è chiaro – dicono gli amministratori di Avezzano – sostenere l’identità di un’intera comunità, quella marsicana e quindi anche pescinese, con il proposito di creare tragitti e sentieri turistici ulteriori e alternativi, rispetto alle mete classiche e agli itinerari già conosciuti della nostra terra”.