Avezzano. Picnic in pineta, sì o no? A chiederlo è Augusto Di Bastiano, responsabile del Centro giuridico del cittadino di Avezzano. “La pineta alla zona nord di Avezzano ha tavoli sparsi al suo interno (diminuiti negli anni perché danneggiati e mai più sostituiti)” spiega Di Bastiano. “Le aree maggiormente frequentate sono quelle del parco giochi, quella adiacente alle tre conche, e quella antistante al parcheggio dello stadio di atletica”.
“La nostra pineta, dentro e fuori, aveva (monitoraggio datato) 32 cestini in buone condizioni e 9 da sistemare. Si tratta di cestini buoni per le cartacce, cestini per feci dei cani pari a zero. Ma all’alba cornacchie e scoiattoli tirano tutto fuori perché i cestini non sono idonei per stare in luogo dove ci sono animali” continua Di Bastiano. “La nostra pineta è sempre più area picnic nel quotidiano, in particolar modo quando Winner Team, piscina comunale, circolo bocciofilo, velodromo, circolo tennis, centro Appolloni (stadio di atletica fermo da anni) organizzano manifestazioni di carattere regionale o nazionale. Torno su quello che già ho scritto nel passato: i cestini sono troppi e non idonei”.
“Vanno create due o massimo tre mini-isole con contenitori per differenziare e posti dove la gente può fare merenda. Fare ogni giorno il giro per pulire i cestini sparsi per 25 ettari non ha senso. Chi va a camminare o correre o svagarsi in pineta, la carta della caramella se la riporta a casa: se il cestino è pieno l’immondizia si riporta a casa” afferma Di Bastiano.
“La nostra pineta ha un parco giochi vecchio e non più idoneo: bisogna accelerare le sostituzioni dei vecchi giochi e rendere l’area fruibile anche ai ragazzi diversamente abili, il progetto c’è ed anche un discreto finanziamento della Regione. Il percorso salute, di cui è rimasto traccia, ha bisogno che sia reintegrato con tutti gli attrezzi, danneggiati dall’usura e anche dai vandali” prosegue Di Bastiano. “Il vero problema della nostra pineta è che non ha personale fisso per la sua gestione e manutenzione, 25 ettari di parco o si gestiscono in maniera professionale o lasciamo stare e smettiamola di lamentarci ogni giorno per quello che non va. Faccio salvi i dirigenti comunali, che nel passato, pur avendo espresso più volte proposte di gestione, si son sempre trovati nelle condizioni di tamponare e mai gestire nella forma giusta”.
“Per la cronaca” continua Di Bastiano “il progetto di realizzare la cittadella dello sport all’interno della pineta prese corpo con il sindaco Cataldi, il quale contattò una società locale che a sua volta incaricò l’ingegner Confortini affinché redigesse un progetto esecutivo. Esso fu consegnato al Comune e da allora è rimasto nel cassetto”.
Di Bastiano si rivolge così al commissario prefettizio di Avezzano, Mauro Passerotti: “Signor commissario, tralascio gli impianti sportivi che meritano un discorso a parte, ma la invito a fine settimana a fare con me un giro in pineta. Oltre che salutare, prenderà coscienza che dai tempi del sindaco Cataldi della nostra pineta tutti ne parlano, ma, oltre agli interventi tampone, nulla è stato fatto. Il giro completo, con me che le farò da guida, necessita di un’ora e mezza”.