Avezzano. Viaggia a gonfie vele il corso di laurea in “Intensificazione sostenibile delle produzioni ortofrutticole” attivato quest’anno grazie al lavoro di squadra tra l’amministrazione comunale di Avezzano e l’Università degli studi di Teramo, tanto che l’assessore alle politiche scolastiche Patrizia Gallese già guarda in prospettiva all’organizzazione dei prossimi appuntamenti mentre parla di “scommessa vinta, per un’iniziativa utilissima di cui si parlava da anni”.
Il corso professionalizzante ha caratteristiche peculiari perché spalanca subito le porte all’ingresso in azienda e presenta un solo anno di lezioni frontali mentre il secondo è dedicato ai laboratori ed il terzo ad attività pratiche nelle imprese convenzionate. Per questo il numero degli studenti non può oltrepassare le 40 persone mentre, a livello nazionale, simili percorsi viaggiano intorno ad una media di 20-25 studenti.
“Il corso – spiega la Gallese – ha 30 iscritti di età compresa tra i 25 ed i 50 anni. Tra coloro che hanno colto l’opportunità, ci sono anche alcuni grandi imprenditori tornati tra i banchi, a dimostrazione della validità dei contenuti didattici. Dobbiamo ora accelerare sulla promozione e l’orientamento presso le scuole ma anche continuare nella preziosa partnership con il mondo agricolo e le associazioni che ci hanno dato una grande mano. Il target privilegiato, attualmente, sembra infatti quello di chi già opera nel mondo agricolo e vuole fare un salto di qualità nelle competenze ma dovremo mettere ancora di più in luce un aspetto interessantissimo per i giovani che ancora non sono occupati.
I professionisti formati da questo percorso, infatti, sono raramente disponibili, soprattutto nel centro Italia. Le aziende – come giustamente ha ricordato il coordinatore Prof. Fabio Stagnari nel giorno della presentazione all’istituto Serpieri- non riescono a trovarli eppure sono indispensabili perché sanno come conciliare l’intensificazione della produttività con la tutela dell’ambiente. In uscita, il percorso punta alla figura aggiornata dell’imprenditore agricolo moderno o del consulente specializzato: un nuovo professionista per la progettazione, lo sviluppo e la gestione delle risorse agrarie in un contesto sempre più incline alla sostenibilità ecologica.
La sfida dell’alta tecnologia – continua la Gallese- sarà cruciale per l’agricoltura.
Anche su questo tema vogliamo tenere acceso un faro. Puntiamo ad un convegno di alto livello nel mese di Aprile che realizzeremo grazie al consueto gioco di squadra con gli attori del territorio”.
“Diversi erano stati i tentativi, anche nel recente passato, di dare il via al percorso triennale professionalizzante – conclude l’assessore Gallese – ma mai si era concretizzato il numero di iscritti necessario. Traguardo raggiunto anche grazie all’intuizione del rettore Dino Mastrocola, che ha scommesso sull’iniziativa”.