Avezzano. Un esercito di trattori ha invaso piazza della Repubblica per dire basta all’inquinamento delle acque nel Fucino e l’apertura del depuratore ancora chiuso per i conflitti tra enti legati alla gestione. Una manifestazione per mettere fine ai divieti di irrigazione e ai conseguenti danni economici e di immagine all’agricoltura e a tutto l’indotto. Per rimuovere questa situazione di stallo le organizzazioni agricole, Confagricoltura e Cia, insieme al Centro giuridico e al Comitato “Acqua Nostra” hanno organizzato la manifestazione di protesta di cittadini e agricoltori. I trattori hanno occupato la piazza e gli agricoltori hanno chiesto a gran voce con slogan e striscioni una svolta nella vicenda del depuratore. Alle autorità è stato chiesto la promulgazione da parte del Presidente della Giunta Regionale Gianni Chiodi della Legge Regionale che affida all’Arap la gestione del nuovo depuratore di Avezzano, l’avvio urgente da parte del Nucleo Industriale di Avezzano delle pratiche per l’autorizzazione agli scarichi da parte della Provincia con l’avvio della procedura di collaudo mettendo in esercizio già nei prossimi giorni l’impianto, l’ultimazione del collaudo e all’allaccio alla rete elettrica del depuratore di San Benedetto dei Marsi, l’utilizzo della premialità di 11 Milioni di Euro annunciata dal Governo Chiodi per sostenere la manutenzione ordinaria e straordinaria dei 47 depuratori attivi e delle 52 fosse imhoff per completare tutto il piano di depurazione delle acque di scarico del Fucino, la rimozione dell’Ordinanza sindacale che vieta l’irrigazione nel comprensorio di Avezzano. L’amministrazione provinciale, seguita dal Comune, ieri si è detta pronta a dare l’autorizzazione per l’apertura del depuratore che rischia di restare inutilizzato a causa dei conflitti tra enti per la gestione. Cristina Vitale
Foto Federica Di Marzio