Avezzano. In merito alla questione riguardante gli alberi in piazza del mercato, è intervenuto il Partito Democratico, per voce dell’ex consigliere comunale Ceglie.
“Si adegui il progetto al patrimonio arboreo di P.za del mercato; ribadiamo la contrarietà al taglio degli alberi.
Riteniamo che il Commissario Prefettizio abbia messo in campo una corretta politica di ascolto di tutte le Associazioni e Partiti che hanno a cuore questa città, abbia altresì avviata un’indagine conoscitiva, ignorata dalla precedente giunta Comunale, sullo stato delle piante, ma che essendo uomo delle Istituzioni non può esimersi dal far rispettare le leggi che regolano lo Stato, le Regioni e via via fino i Comuni.
E’ per lo stesso “Senso dello Stato” che non additiamo il Commissario come responsabile di questo ulteriore scempio ai danni del patrimonio arboreo della città, ma chiediamo al Commissario di non procedere al taglio degli alberi per trovare soluzioni ancora più adeguate che rispettino la presenza, in P.za del mercato, del suo patrimonio arboreo storico e forse anche la coesistenza di specie volatili importanti che lì hanno trovato da tempo la loro nidificazione.
L’Amministrazione precedente è stata sfiduciata dai cittadini anche per questa scelta sbagliata che asfalta ciò che vive e che ci dà l’ossigeno che respiriamo, in nome di tettoie di vetro e piastrelle al suolo.
Anche i bambini si sono accorti che non c’è più tempo da perdere per salvare la Natura, vedi Greta Thunberg, mentre noi continuiamo a tagliare gli alberi vicino la fontana di P.za Risorgimento, dietro il Castello Orsini, ed ora quelli di P.za del Mercato.
La politica di tagli voluta dalla scorsa Amministrazione è stata dissennata e soprattutto in opposizione alle indicazioni venute da Papa Francesco con la sua Enciclica “ Laudato si’ ” sul rispetto dell’Ambiente.
Qualcuno dice che però si ripiantano alberelli, vedi Castello, ove comunque si dimentica di dare in appalto l’irrigazione, poi eseguita su base volontaria. Ma il Patrimonio Arboreo di un albero quasi secolare non può competere con una piantina appena piantumata.
Graziare due Platani rispetto al progetto iniziale che aveva previsto il taglio totale non basta se si vuole indicare L’Abruzzo come l’ultima riserva arborea d’Italia. In un momento in cui al Polo ci sono 20 gradi centigradi, la Siberia è in fiamme e la deforestazione avanza in Brasile anche un solo albero fa la differenza. E’ evidente che la cittadinanze i partiti le forze vive della città stanno chiedendo al commissario di adeguare il progetto al Patrimonio Arboreo esistente e non viceversa anche perché, dall’ indagine conoscitiva effettuata, glia alberi sono tutti sani forse tranne uno.
Quindi è ormai chiaro che si sta adeguando l’Ambiente al Progetto e non come si dovrebbe fare, adeguare il Progetto all’Ambiente.