Avezzano. Prevenzione di ictus cerebrali ed emicranie: la ASL 1 ha aperto, nel dicembre 2013, ambulatori ad Avezzano e Sulmona, due ‘costole’ del Centro regionale di riferimento per malattie cerebrovascolari e per cefalee, diretto dal prof. Antonio Carolei, crocevia di utenti di altre aree abruzzesi (in particolare dal teramano) e di Regioni limitrofe (soprattutto il Lazio). La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila alza così l’asticella dell’assistenza e della prevenzione con due nuovi ambulatori che si aggiungono alla ordinaria attività di Neurologia svolta da anni in ospedale. L’azienda sanitaria, con il prezioso aiuto dei medici di famiglia e degli specialisti, intende contribuire – soprattutto con la prevenzione – a ridurre queste malattie di largo impatto sulla comunità. Si tratta di patologie caratterizzate da costi sanitari e sociali elevati e – segnatamente alle patologie cerebrovascolari – legate anche al progressivo invecchiamento della popolazione residente. Avezzano: 400 ricoveri l’anno per ictus. All’ospedale di Avezzano si registrano circa 400 ricoveri l’anno per ictus cerebrali (cifra superiore, sia pure di poco, alla media nazionale) e si pratica la trombolisi (un complesso trattamento che serve a sciogliere il grumo che si forma nell’arteria): nel corso del 2013 ne sono state effettuate 15 nella Stroke unit di Neurologia di Avezzano. Una prestazione, quella della trombolisi, che è il frutto di un lavoro svolto in sinergia tra il team dei neurologi, Berardino Orlandi e Federica De Santis, l’èquipe di Geriatria, Medicina, Chirurgia vascolare, Radiologia, Angiologia, Pronto Soccorso e 118. Sulmona : 4.000 visite l’anno. Anche all’ospedale di Sulmona, in cui, come ad Avezzano, è stato attivato da poco il nuovo ambulatorio per cefalee e malattie cerebrovascolari, da anni la Neurologia registra numeri significativi: 4.000 visite (con pazienti anche dal chietino e dal Molise) e oltre 800 elettroencefalogrammi l’anno. L’attività ambulatoriale viene svolta, oltreché dal dott. Amleto Gabriele, dallo stesso prof. Carolei, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurologia di Sulmona-Avezzano, a direzione universitaria, che comprende anche la stroke-Unit dell’ospedale di Avezzano. In questa fase iniziale la specifica attività ambulatoriale, su cefalee e malattie cerebrovascolari, si svolgerà un giorno a settimana: il giovedì all’ospedale di Sulmona e il venerdì in quello di Avezzano, dalle ore 10.00 alle 13.00. Per usufruire delle prestazioni occorre l’impegnativa del medico di famiglia o dello specialista e la prenotazione al Cup.
Ictus cerebrale. Rappresenta la seconda causa di morte, a livello mondiale, e la terza nei paesi industrializzati, dopo le malattie cardiovascolari ed i tumori. I dati ufficiali sul numero complessivo di primi ictus cerebrali nella Provincia dell’Aquila risalgono al periodo 1994-1998, ma danno l’idea dell’impatto sulla popolazione residente. Nell’arco di tempo considerato vi sono stati 4.353 casi di primo ictus cerebrale (2.409 uomini e 2.304 donne, età media oltre 74 anni). Al primo posto, tra le cause, l’ischemia cerebrale riscontrata in più dell’80% dei casi, seguita dall’emorragia cerebrale (15% dei casi) e dalle emorragie sub aracnoidee (in parole semplici, un sanguinamento nell’area tra membrane del cervello: 5% dei casi). Il tasso annuo di incidenza di primo ictus cerebrale, riferito al periodo 1994-1998, è risultato particolarmente elevato anche in rapporto alla considerevole percentuale di soggetti al di sopra dei 65 anni residenti nella provincia (21% circa). Un nuovo studio di incidenza è in corso dal 2011. Cefalee. Le cefalee sono una patologia frequente, in taluni casi invalidante, ed influenzano negativamente la qualità della vita accompagnandosi a costi sanitari molto alti quando tendono alla cronicizzazione. In Italia ci sono circa 6 milioni di soggetti affetti da emicrania e le donne ne sono colpite, in percentuale, tre volte più degli uomini. Obiettivo iniziale: 10 visite al giorno. “L’apertura dei due ambulatori, ad Avezzano e Sulmona”, afferma il prof. Carolei, “ha come obiettivo soprattutto la prevenzione e quindi la riduzione dei casi di malattia e dei costi sanitari e sociali. Sarà molto importante il ruolo dei medici di famiglia e degli specialisti con cui intendiamo lavorare in uno spirito di reciproca collaborazione. In questa prima fase ci auguriamo di poter effettuare correntemente oltre 10 visite al giorno”.