Avezzano. È stato ricordato come una persona elegante ma non solo nell’aspetto ma soprattutto nell’anima, un lavoratore, un padre e un marito devoto. Roberto Facchini era un uomo discreto, educato. Lascia insegnamenti importanti ai familiari e a tutte le persone che hanno avuto il piacere e il privilegio di conoscerlo.
Si sono svolti nella chiesa di San Rocco ad Avezzano, i funerali di Facchini, il 50enne che ha perso la vita sulla ex Supertrada del Liri. Una strada maledetta per la sua famiglia, quella stessa strada su cui nel 2009 era morto suo fratello Lino Marco, quando aveva solo 43 anni.
Tante persone di Avezzano ma anche arrivate dalla Valle Roveto lo hanno salutato oggi per l’ultima volta, stringendosi intorno al dolore composto e inconsolabile della moglie, Francesca Serafini e dei suoi due figli: Eolo di 12 anni e Chiara di 9.
La mattina della tragedia, dove un destino beffardo e ingiusto lo ha aspettato sulla strada che lo avrebbe dovuto portare a Pero dei Santi, Roberto Facchini stava andando a trovare suo padre, per salutarlo prima di affrontare una giornata di lavoro.
Insieme alla sorella Daniela, era proprio lui, dopo la morte della madre e del fratello, che si prendeva cura del papà, con visite quotidiane, per farlo sentire meno solo. Oggi amici e parenti gli hanno detto addio, promettendogli però che il percorso della loro vita sarà continuato nella sua memoria.