Avezzano. Dieci anni fa moriva Vito Taccone, celebre ciclista degli anni ’60. Soprannominato “Camoscio d’Abruzzo” per le sue doti di scalatore ma anche per il suo temperamento, Taccone morì nella sua casa di Avezzano il 15 ottobre del 2007. Il Comune di Avezzano gli dedicò un monumento sul Salviano. Nel giugno del 2014 venne distrutto e da quel giorno non è più ritornato al suo posto. “Quella mattina recandomi sul Salviano arrivato al valico dove normalmente mi fermo a riprendere fiato, un cittadino mi ha fece notare che la scultura a Vito Taccone non era più sul basamento, a terra su un lato c’era la bicicletta semidistrutta ed la statua scomparsa”, ha raccontato Augusto Di Bastiano, responsabile del centro giuridico del consumatore, “ho provveduto a chiamare il 113 che è arrivato dopo poco e ha iniziato le indagini, ho informato del fattaccio i vigili del Comune di Avezzano, il dirigente del settore sport e il gabinetto del sindaco”. La statua di bronzo realizzata dall’artista rom Bruno Morelli venne ritrovata dopo pochi giorni e si parlò subito di un imminente restauro. Ma poi non si seppe più nulla.