Avezzano. Parte il progetto che candiderà Avezzano a divenire la città della prevenzione, anche con il coinvolgimento degli altri 31 comune del territorio. A dare il via all’iniziativa, che durerà più di due anni, sarà la marcia del cuore di domani con appuntamento alla pineta di Avezzano, incrocio via Don Minzoni con via Silone. La giornata, fortemente voluta dal Comune che ha patrocinato l’evento, sarà organizzata da Cardio city associazione scientifico-sociale, che “intende realizzare le sinergie tra i professionisti della salute, gli operatori sanitari, intesi come “civil servant”, e cittadini con forte disponibilità umana e intensa sensibilità sociale per un impegno comune nella collettività”. “Cardio city”, ha dichiarato Fabrizio Guarracini, cardiologo ed elettrofisiologo avezzanese, consulente scientifico dell’associazione, “è il fulcro organizzativo per la prevensione cardiovascolare primaria e secondaria e intende realizzare tre campagne sociali nell’ambito di un progetto patrocinato dal Comune di Avezzano dal titolo “Avezzano città della prevenzione”. Verranno promosse tre campagne. La prima riguarda la lotta ai fattori di riscio cardio cerebro vascolare. Sono previsti incontri nelle scuole con gli studenti e il coinvolgimebto di centri sportivi e palestre. Poi la prevenzione della morte improvvisa negli sportivi dilettanti e amatoriali. Infine il tema della defibrillazione precoce sul territorio”. E’ prevista anche la realizzazione di una rete di defibrillatori su tutto il territorio, nei centri sportivi, nelle piazze e nei punti sensibili. Lo slogan dell’evento di domani sarà “va’ dove ti porta il tuo cuore”. “L’infarto e l’ictus”, ha concluso Guarracini, “sono evitabili perché solo il 50 per cento degli eventi si verifica in assenza di fattori di rischio già acclarato e oggi sappiamo anche che i fattori di rischio cardiovascolare sono pure i fattori di rischio del cancro (fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione ricca di proteine e grassi, sovrappeso, obesità, diabete). Negli ultimi 30 anni la vita media è aumentata di circa dieci anni e la cardilogia ha contribuito all’incremento per 7 anni, mentre tutte le altre specializzazioni per soli tre anni. Prevenire vuol dire avere coscienza che l’individuo, entro certi limiti, è il regista del proprio stato di salute con uno stile di vita sano (alimentazione corretta e regolare attività fisica)”.