Avezzano. La “Local March for Gaza” è giunta al suo culmine riversandosi nel cuore di Avezzano. I camminatori, partiti da Magliano de’ Marsi, hanno portato con sé non solo la fatica del percorso ma l’intera carica emotiva di quattro giorni di cammino. La città si era preparata ad accoglierli in un abbraccio collettivo.
Il primo stop è stato alla Campana della Pace, nella zona nord. Qui, un lungo e colorato serpentone di persone si è fermato e si è stretto attorno ai camminatori. Il sindaco Gianni Di Pangrazio e il vescovo monsignor Giovanni Massaro erano tra i primi a salutare il gruppo, insieme a rappresentanti di Anpi, Rindertimi, Azione Cattolica, Tavola della pace e Centro giuridico del cittadino.
Le voci di Ettore Macchieraldo e Nazarena Lanza hanno riempito l’aria: i due hanno raccontato come tutto era nato nel Biellese e come Luca Gianotti aveva saputo portare quest’idea in Marsica. Lanza aveva sottolineato l’importanza di agire, confessando che “quello che vediamo quotidianamente è insopportabile, non possiamo stare fermi”.
La marcia ha poi ripreso il suo percorso, attraversando il centro di Avezzano fino al Castello Orsini. L’arrivo ha segnato la conclusione di un’esperienza che ha unito persone comuni, istituzioni e associazioni in un messaggio univoco.
Qui, i partecipanti si sono riuniti per un momento finale di riflessione. Le testimonianze di Gianotti e degli altri presenti si sono alternate. La marcia si è conclusa con un forte messaggio di vicinanza alla popolazione civile di Gaza, dimostrando che l’impegno e la solidarietà sono azioni concrete.
Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno preso parte a questa marcia di pace nell’Abruzzo interno.