Avezzano. Avezzano accoglie con entusiasmo la XIX edizione del Premio Internazionale Carlo d’Angiò, appuntamento nella Curia vescovile.
In un’atmosfera di grande prestigio e tradizione, la sala consiliare del Comune di Avezzano ha fatto da cornice alla presentazione della XIX edizione del Premio Internazionale Carlo d’Angiò, un evento che da anni rappresenta un punto di riferimento culturale non solo per la Marsica, ma per tutto il territorio abruzzese. Il premio torna a essere ospitato ad Avezzano, e questa volta con una grande novità: la sede dell’evento sarà la suggestiva Curia vescovile.
Il presidente del Centro Studi Carlo I D’Angiò, Lorenzo Fallocco, ha spiegato con entusiasmo il motivo di questa scelta: “È un anno giubilare, quindi la location calza a pennello. Il premio è nato come evento itinerante, per girare il territorio e valorizzare le sue ricchezze. Abbiamo avuto l’ok della Curia e dell’amministrazione comunale di Avezzano. Ringrazio il vescovo, Sua Eccellenza Giovanni Massaro, che ci ospiterà letteralmente nella sua casa”.
Un momento di grande significato, che sottolinea l’importanza della sinergia tra istituzioni religiose e civili per la valorizzazione della storia e della cultura locale. Tra i presenti anche la consigliera comunale Patrizia Gallese che ha espresso tutta la soddisfazione dell’amministrazione per questa scelta, sottolineando come l’evento rappresenti un patrimonio culturale non solo per la Marsica, ma per l’intera regione. Il presentatore della serata, Luca Di Nicola, ha invece scherzato sulla lunga storia del premio, ricordando con affetto le edizioni già condotte: “Quest’anno sono 18 per me, sono maggiorenne! È bello vedere come questa tradizione si sia consolidata nel tempo, e la novità di svolgere l’evento nella Curia rende tutto ancora più speciale”.
Anche il vice presidente della Fondazione Carispaq, Pierluigi Panunzi, ha evidenziato l’importanza dell’inclusione territoriale e della collaborazione tra tutti gli attori coinvolti: “È fondamentale mettere in campo un lavoro di squadra capace di valorizzare il nostro territorio e le sue eccellenze”.
L’emozione è palpabile tra gli organizzatori e i partecipanti, che vedono in questa XIX edizione un momento di grande rilievo culturale e di forte identità territoriale. La tradizione del Premio Carlo d’Angiò continua a rappresentare un simbolo di eccellenza, un ponte tra passato e presente, e un’occasione per mettere in luce figure di spicco che hanno contribuito a far conoscere la storia e la cultura della Marsica e dell’Abruzzo. Con la sede di quest’anno e con il supporto delle istituzioni coinvolte, l’edizione 2025 si preannuncia ricca di significato e di emozioni.