Tagliacozzo. Sono stati incassati 13.700 euro nel giro di un mese per le multe. E’ quanto rendono gli autovelox che ormai rientrano a pieno titolo tra le voci da mettere a bilancio dall’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Giovagnorio.
Le sanzioni fanno riferimento al controllo elettronico della velocità predisposto da alcuni mesi lungo la Variante Tiburtina Valeria, all’altezza del quartiere Giorgina, e sulla Tiburtina, alle porte di Tagliacozzo. Il report relativo agli incassi dei verbali pagati nell’arco dell’ultimo mese ha portato a un incasso consistente.
Non è però tutto oro quel che luccica. Infatti la somma non andrà tutta nelle casse comunali perché una parte dovrà essere corrisposta alla ditta che ha stipulato la convenzione con l’ente. E la cifra non è così relativa visto che si tratta di circa 5.000 euro, pari a 25 euro per ogni verbale, e quindi a oltre il 36 per cento dell’intera somma sborsata dagli automobilisti beccati a superare il limite di 50 chilometri orari.
Il riferimento riguarda 180 multe per eccesso di velocità ma la somma in questione fa riferimento soltanto ai verbali pagati nel periodo compreso tra il 17 ottobre e il 17 novembre. Le spese di notifica ammontano invece a circa 1.600 euro.
La decisione di attivare l’autovelox sulla Tiburtina nasce dall’intento di tutelare la sicurezza stradale e quella dei cittadini e dei residenti. L’autovelox dovrebbe fare da deterrente alle auto che vanno troppo veloce. Non la pensano però così gli automobilisti.
Per alcuni infatti il controllo elettronico della velocità, arrivato a marzo dello scorso anno, ha l’obiettivo di spremere cittadini e lavoratori e riempire le casse del comune con introiti sempre maggiori.
In passato, non a caso, l’autovelox in quel tratto di strada fu motivo di grosse polemiche che portarono a una massiccia class action per un maxi ricorso a causa di una valanga di verbali arrivati. Stavolta, proteste a parte, sembra sia tutto in regola, probabilmente anche all’efficacia della società che fornisce il servizio e che nel mese di riferimento 36 per cento dell’intera somma.