Avezzano. Ci si aspettava una prestazione d’orgoglio contro la capolista Cus Roma ma così non è stato. L’Autosonia Avezzano Rugby, in lotta per non retrocedere, è scesa sul terreno di gioco del centro sportivo universitario totalmente demotivata e priva di voglia di lottare I primi minuti di gioco sarebbero stati decisivi per l’esito finale, ma proprio ad inizio match gli abruzzesi hanno sofferto la miglior prestanza fisica degli uomini di mischia gialloblu del Cus Roma ed hanno subito due mete nell’arco di pochi minuti. Due calci di punizione trasformati hanno poi fissato il parziale sul punteggio di 18 a 0 alla fine del primo tempo. Una piccola reazione all’inizio della seconda frazione di gioco, dove il solito Roberto Lanciotti realizzava e trasformava la meta. Ma questa è stata l’unica azione degna di nota, infatti i ragazzi gialloneri si sono pian piano sciolti come neve sotto il tiepido sole primaverile romano. La lotta per rimanere in serie B, a sole quattro giornate dalla fine del torneo, si fa sempre più dura: la vittoria del Padua Ragusa a spese del Viterbo ed il punto rimediato dal Rieti a Lecce relegano il quindici marsicano solitario all’ultimo posto ad 8 punti dal terzultimo posto, utile per la permanenza in serie cadetta. Per continuare a sperare non si potranno più commettere passi falsi, a partire da domenica prossima quando sul terreno di casa sarà di scena la Partenope Napoli. “E’ stato un vero peccato – commentano Corrado di Stefano e Luca Terrenzio tecnici avezzanesi – non riuscire a contrastare il gioco dei capitolini. Avevamo preparato l’incontro in maniera scrupolosa ma, purtroppo, nulla è andato come doveva. Troppe pause mentali e troppi errori banali hanno consentito agli avversari di avere sempre il pallino del gioco in mano. Ora ci aspetta una settimana per riflettere sui nostri errori e lavorare per risolverli: domenica ci aspetta la prima di quattro finali”.