La terapia occupazionale, professione sanitaria della riabilitazione che aiuta le persone all’autonomia nel contesto sociale attraverso attività quotidiane, è stata introdotta nei centri Anffas diurni di Aielli e Celano come attività aggiuntiva.
Questo tipo di terapia insegna a gestire le attività di tutti i giorni, come lavorare, studiare, fare sport e praticare degli hobbies, in modo da far sentire i pazienti realizzati e spingerli a partecipare attivamente alla vita sociale. I terapisti occupazionali, seguendo le indicazioni dei medici e lavorando in squadra con altri professionisti, aiutano i pazienti in vari luoghi, come ospedali, case, scuole e centri di riabilitazione. La terapia occupazionale, attuata nei centri diurni di Aielli e Celano già dagli inizi del 2023, rappresenta un’avanguardia dell’intera provincia dell’Aquila. La somministrazione è gratuita grazie al contributo di Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, che ha finanziato “Anffas 22 Rivoluzione Globale”, un progetto molto più vasto che comprende anche altre azioni, come attività sportive e teatrali, attività assistita con gli animali, laboratori professionali di cucina e l’incremento delle attività di artigianato artistico.
In Anffas, un’associazione che si occupa di migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, la terapia occupazionale ha rappresentato un grande passo in avanti. Qui la terapista, entrata a far parte dello staff dopo tanti anni di lavoro in altre regioni, ha dapprima iniziato il suo lavoro valutando le capacità e gli interessi di tutti gli ospiti dei centri diurni di Aielli e Celano e poi ha progettato attività specifiche per incrementare abilità e capacità. Questo ha incluso laboratori, attività al di fuori delle strutture diurne come negozi, centri commerciali, bar, pizzerie, teatri, musei e consigli su come adattare meglio gli ambienti o usare strumenti, tecnicamente detti ausili, che rendono la vita più facile.
I terapisti lavorano con persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, sia nel settore pubblico che in quello privato, e il loro lavoro, basato su evidenze scientifiche, ha mostrato risultati estremamente positivi, come una crescita del senso di autostima delle persone assistite, di motivazione e capacità di agire. In futuro, sarebbe utile, nel territorio marsicano, estendere questa terapia anche nelle scuole, per supportare la partecipazione di bambini e ragazzi nei loro diversi ambienti di vita e diventare più autonomi, permettendo loro di vivere una vita indipendente, attiva e soddisfacente nella loro comunità. In virtù della sempre maggiore richiesta di figure professionali legate alla terapia occupazionale, l’Università di Chieti-Pescara ha aperto la formazione per questa importante professione.