San Benedetto. Ci sarebbero questioni di natura privata e in particolare sentimentale, alla base dell’’incendio dell’Alfa 159 avvenuto alle prime ore di domenica scorsa a San Benedetto dei Marsi. La vicenda non sarebbe quindi legata ai fatti xenofobi avvenuti in paese. Anzi, non sarebbero coinvolti stranieri nell’incendio di questa seconda auto. Secondo i carabinieri, si tratta di un episodio dalle motivazioni di carattere privato assolutamente non collegato con i fatti che, nei giorni scorsi, hanno portato all’arresto di sei persone sempre a San Benedetto dei Marsi.
I carabinieri della Stazione di San Benedetto dei Marsi e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano, prontamente intervenuti, hanno avviato le relative indagini che, in poche ore hanno permesso di “inquadrare” la vicenda acquisendo dei validi elementi di responsabilità, in ordine all’incendio dell’autovettura, a carico di due giovani del posto che, conseguentemente, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, nella persona del Dr. Vincenzo BARBIERI, titolare del relativo procedimento penale.
Si ipotizza che alla “base” dell’evento possa esserci, come detto, un “contrasto”, per futili motivi, tra il proprietario dell’autovettura incendiata e uno dei due giovani sopra citati.