San Benedetto dei Marsi. Non si è trattato di un corto circuito ma di un incendio doloso. Sono concluse le indagini delle forze dell’ordine sull’ultimo rogo che ha coinvolto un’auto a San Benedetto dei Marsi. Si attendono ora i provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
I fatti risalgono a metà dello scorso mese, quando un’auto fu data alle fiamme, dietro al palazzo municipale. La berlina incendiata era parcheggiata in strada, nei pressi dell’abitazione del proprietario, un 44enne incensurato.
Dopo l’incendio, accaduto dopo la mezzanotte, i militari dell’Arma hanno subito fatto scattare le indagini che si sono concluse con la consegna di un fascicolo in Procura.
A lanciare l’allarme erano stati stati alcuni residenti quando videro le fiamme e il fumo provenire dall’auto. Scesi in strada, non erano però riusciti a domare le fiamme che avevano già raggiunto l’abitacolo e invaso parte della carrozzeria.
La macchina, andata semidistrutta, è stata subito riconosciuta come di proprietà di un autotrasportatore del posto. Ascoltato dai carabinieri avrebbe sostenuto da subito di non sapere cosa potesse essere accaduto e di non avere mai ricevuto minacce o intimidazioni. A quanto pare ora i carabinieri sono riusciti a risalire al/ai responsabili che al momento non sono stati però resi noti.