Avezzano. Stop momentaneo all’aumento della tariffa Tari approvato a maggioranza durante la seduta del Consiglio Comunale di Avezzano, si attende la pronuncia del giudice. L’aumento della Tari per il 2023 ammonta al 7,2%, quattro punti percentuali meno di quanto stabilito dall’Istat.
In base a quanto previsto dall’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività dell’Istat per gli utenti di Avezzano l’incremento delle tariffe Tari per il 2023 doveva essere pari all’11,30%. L’Aciam, però, è riuscita a tenersi più bassa di quasi quattro punti percentuali. L’incremento di 200mila euro dovrà essere ripartito tra utenze domestiche e utenze non domestiche di Avezzano e frazioni.
Il Comune di Avezzano, però, ha posto un quesito in merito a questi aumenti e ha commissionato uno studio sulla congruità delle tariffe che porterà in tribunale dove ha trascinato Aciam (di cui detiene il 12,2% delle quote) per capire se i rincari sono giusti o meno.
Non ci saranno aumenti sino all’esito del pronunciamento del giudice. Quello sull’approvazione sulle nuove tariffe Tari, valide per l’annualità 2023, è stato il quinto punto all’Ordine del giorno discusso ieri dal Consiglio comunale.
Tra le novità introdotte, un aumento (seppur contenuto) dei costi che, per il momento però, resta in stand by: ‘congelato’ per via dell’operazione ‘accertamento’ promossa e portata avanti dall’amministrazione comunale.
Un punto sicuramente delicato e dibattuto dall’assise civica, che ha fatto, comunque, mettere in evidenza il lavoro di verifica condotto dall’amministrazione. L’assessore al Bilancio, Loreta Ruscio, ha esposto il tema oggi in Consiglio, sottolineando un aspetto su tutti, il più importante: “Le famiglie di Avezzano”, ha detto, “per ora non subiranno modifiche in bolletta. Alla luce delle nuove tariffe Tari, aumentate per via dei nuovi costi di smaltimento dei rifiuti e in base all’indice nazionale dei prezzi, come amministrazione abbiamo avviato già da mesi un iter di accertamento, proprio perché abbiamo a cuore la qualità della vita delle famiglie. Vogliamo semplicemente capire se gli aumenti, seppur contenuti, decisi il 31 dicembre 2021 dalla società municipalizzata Aciam, siano effettivamente dovuti”.
La prima rata della nuova tariffa scadrà il 31 ottobre prossimo e rappresenta il 70% dell’intero importo dell’imposta, quantificato in base al PEF, ovvero il Piano Economico Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. La seconda rata ‘a saldo’, invece, ovvero il 30% della tariffa, con scadenza 28 febbraio 2024, è stata per il momento ‘congelata’, “essendo – ha spiegato la Ruscio – una cifra variabile, perché potrebbe anche scendere all’esito della sentenza del giudice, che ci sarà tra alcune settimane. Gli aumenti potrebbero essere infatti sospesi per l’anno 2023, per permettere al giudice di entrare nel merito della vicenda. Siamo fiduciosi sulla sospensione dell’aumento della tariffa: ciò permetterebbe alla nostra amministrazione di lasciare la bolletta inalterata. Il Comune, e questo voglio ribadirlo, ha fino ad oggi dato seguito a tutte le azioni possibili per tutelare le tasche di cittadinanza e imprese, agendo, in ogni circostanza, con la massima trasparenza e la massima condivisione e ponendosi con un atteggiamento di confronto rispetto ad altri Enti e alla stessa società municipalizzata Aciam”.
“Il nostro dovere – ha concluso l’assessore – è far sì che qualsiasi aumento possa andare a pesare nelle tasche dei cittadini, vada verificato preventivamente, prima di essere applicato. La vicenda va a coinvolgere anche le varie attività commerciali del territorio; l’azione dell’accertamento delle carte affidato allo studio legale Lucci è anche a loro tutela”. Lunedì, non a caso, nel Palazzo municipale, si è tenuta anche una riunione con le varie associazioni di categoria proprio sull’argomento nuove tariffe Tari, con un confronto all’insegna della trasparenza.
Approvata oggi dal Consiglio comunale anche la nuova Carta della qualità dei servizi dei rifiuti urbani, per quanto di competenza del Comune di Avezzano, che verrà trasmessa all’AGIR. Si tratta del documento, redatto in conformità alla normativa vigente, in cui vengono specificati gli obblighi e i livelli di qualità dei servizi erogati dal gestore del servizio di gestione dei rifiuti urbani. La carta della qualità del servizio dei rifiuti urbani approvata verrà recepita nel Regolamento TARI già in vigore, all’articolo 30-bis. Anche in questo caso, il Comune lancia alcune novità, come l’attivazione del numero verde, i nuovi orari, la nuova modalità di ricezione delle email sulle tariffe e la fissazione degli appuntamenti negli uffici comunali, tramite la nuovissima piattaforma “eAgenda”, valida anche per tutte le altre tariffe.
Avezzano, secondo i dati diffusi da Openpolis, a fine 2022 era in testa alla classifica dei Comuni abruzzesi non capoluoghi di provincia più virtuosi con il 77% di rifiuti differenziati. Lo scorso anno, infatti, la produzione di organico è stata pari a 5.729 tonnellate, mentre quella di indifferenziato a 4.840.
Ora bisognerà capire cosa accadrà nelle stanze del tribunale e se la relazione affidata dal Comune di Avezzano allo studio legale Lucci potrà cambiare le carte in tavola.