Tagliacozzo. Aumenta la Tari a Tagliacozzo di circa il 4 per cento. Ci saranno più spese sulle spalle delle famiglie tagliacozzane per quanto riguarda la tassa sui rifiuti. L’incremento della tariffa è dovuto non al servizio di raccolta ma ai costi di gestione amministrativa. Sulla questione interviene il consigliere di opposizione Vincenzo Montelisciani. “Come gruppo consiliare di Tagliacozzo Unita”, afferma, “avevamo provato, con ben sette emendamenti, a correggere alcune madornali lacune come quella sullo sport e a portare iniziative sull’inclusione sociale, il diritto allo studio e le frazioni su cui il bilancio approvato non dà alcun tipo di certezza. Anzi, la scelta della maggioranza è stata quella di dirottare interamente sul capoluogo i fondi destinati dalla precedente Giunta alla videosorveglianza delle frazioni.
Una scelta che consideriamo iniqua e sbagliata. I soldi per attuare le nostre proposte c’erano, come testimonia il parere contabile favorevole dell’Ufficio, ma sono state tutte respinte senza appello. Secondo l’opposizione, il comune “non affronta le reali priorità di Tagliacozzo e delle frazioni e neanche le questioni più urgenti che interessano la nostra comunità”. “Non emerge”, affermano, “una visione strategica sullo sviluppo del territorio. Allo stesso tempo, però, vengono operati degli aumenti irragionevoli sulla festa del Volto Santo (+400 per cento) e sul Festival di Mezza Estate (+21.000 euro)”. Si tratta di due eventi importanti per la devozione dei cittadini il primo e la per la cultura del territorio il secondo. Sull’approvazione del Bilancio, su cui ha relazionato l’assessore alle Finanze Giuseppe Mastroddi, particolarmente rilievo ha la situazione dell’aumento della Tari che va a toccare direttamente le tasche dei tagliacozzani. “Continueremo a portare avanti le nostre proposte per correggere un impianto amministrativo inadeguato”, afferma Montelisciani, “e lo faremo parlando con chiunque, anche nella maggioranza, affinché dimostri con atti concreti la disponibilità a costruire un dialogo come ha fatto la consigliera Alessandra Di Girolamo che si è astenuta sul nostro emendamento che chiedeva l’istituzione di borse di studio per gli studenti dell’Istituto per il turismo. Un segnale di distensione che, pure se insufficiente e isolato, intendiamo cogliere nella sua serietà”.