Tagliacozzo. Una conferenza veramente particolare quella di questa mattina effettuata dal consigliere Roberto Giovagnorio, della lista “Rinnovamento e sviluppo”, riguardo la sicurezza delle scuole. Mai prima d’ora un consigliere comunale non aveva ricevuto il permesso del sindaco ad utilizzare la sala consiliare per effettuare una conferenza davanti ai giornalisti. Un evento che dimostra ulteriormente il forte livello di tensione raggiunto tra le forze politiche dell’amministrazione comunale. Il sindaco, Maurizio di Marcotesta, aveva infatti risposto al consigliere che le aule consiliari non possono essere usate per interessi personali. La conferenza si è tenuta quindi al di fuori del comune, presso il bar Joe & Roberta. “Sono decisamente offeso dalla risposta del sindaco”, afferma il consigliere, “questa conferenza sulla sicurezza delle scuole è interesse di tutti. Si potrebbe definire mio interesse personale solo in quanto nelle scuole c’è anche mio figlio, ma sento figli tutti i suoi compagni e gli studenti delle scuole del nostro paese” ha introdotto il consigliere. Riguardo la sicurezza delle scuole le dichiarazioni di Giovagnorio sono molto dure “Il 31 marzo 2013 sono scaduti i termini di legge sulle verifiche sismiche delle scuole. Il sindaco, nonostante i rammenti del tecnico comunale, non ha effettuato tali verifiche. Dopo il terremoto del L’aquila del 2009, le legge nazionale sulla verifiche sismiche era divenuta obbligatoria, prevedendo i regolari procedimenti da seguire per ogni comune al fine di ottenere i fondi necessari per regolarizzare gli edifici scolastici” continua Giovagnorio “tutti i comuni limitrofi, a partire da Sante Marie nel 2011, poi Pescina e gli altri hanno compilato le schede tecniche per usufruire di questi fondi. Solamente noi no, in quanto il primo cittadino non ha provveduto alla compilazione delle schede da consegnare alla regione”. Conclude infine il consigliere “nonostante avessi dato la mia disponibilità ad approvare il bilancio per una variazione finalizzata a reperire i fondi, non sono stato ascoltato. Ho chiesto al Prefetto di nominare un commissario ad Acta per ottemperare gli obblighi di legge. Se anche questo non servirà, effettuerò un’interrogazione parlamentare”. Molto duro è anche il tono del consigliere Alfonso Gargano “Nel 2011, poco dopo la costituzione della giunta attuale, quando ero ancora assessore ai lavori pubblici, il sindaco inviò a mia insaputa una richiesta di più di 8 milioni di euro alla Regione, per la realizzazione di un unico polo didattico, dando la disponibilità a vendere i vecchi edifici scolastici. La regione rifiutò la richiesta e lo stesso presidente Chiodi consigliò di trovare prima un nesso logico tra i soldi richiesti e i danni del sistema, ed allegare uno schema”.
È intervenuto anche il consigliere Giampietro Pendenza che era sindaco di Tagliacozzo proprio nel 2003, quando uscì la legge sulle verifiche sismiche delle scuole, in seguito alla tragedia del crollo della scuola elementare di San Giuliano de 2002 (di cui proprio oggi ricorre l’anniversario) “Nella legge del 2003, non erano inseriti chiaramente i regolari procedimenti da seguire per ottenere i fondi, al fine di effettuare le verifiche. Proprio per questo sono state effettuate delle proroghe. Solo nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, la legge è diventata effettiva con regolari e chiari procedimenti”. Raffaele Castiglione Morelli