Luco. Danni alle auto dopo una festa marocchina, e i luchesi chiedono le dimissioni del sindaco Camillo Cherubini. All’attacco anche l’opposizione che propone di rivedere i requisiti di abitabilità degli immobili, dando manforte alla protesta popolare. Residenti in rivolta nel comune con la più alta percentuale di arresti di tutto il territorio. Non è la prima volta che, a causa di atti vandalici e liti tra luchesi e marocchini, la popolazione si mobilita per dire basta al fenomeno della criminalità dovuta all’immigrazione. Nel corso di una festa privata organizzata da marocchini, la notte di Natale sono state danneggiate diverse auto ed è stato richiesto l’intervento dei carabinieri. Non risultano la denunce ma la popolazione si dice pronta alla rivolta e accusa il sindaco chiedendone le dimissioni. Domani, martedì, sarà organizzata una manifestazione per ufficializzare la richiesta. Sulla questione è intervenuta anche l’opposizione consiliare che chiede di alzare i requisiti per l’abitabilità degli immobili, al fine di scongiurare l’affitto facile agli immigrati. «Non si può scaricare la responsabilità sulle forze dell’ordine», ha affermato il consigliere comunale Fiorenzo Ciocci, «sono anni che denunciamo i disagi ai cittadini dovuti a un’incidenza di immigrati troppo alta. Se il comune abolisse alcune tasse per le abitazioni disabitate, come la Tarsu, si scoraggerebbe l’affitto ai cittadini stranieri in abitazioni non idonee». Il sindaco, da parte sua, intervenendo sul suo blog all’inizio di dicembre aveva rassicurato la popolazione sul problema dell’immigrazione. «Io vorrei rassicurare tutti i luchesi che il sindaco e l’amministrazione comunale», aveva scritto, «fanno tutti i giorni ciò che è nelle loro competenze e possibilità. Più volte è stato incontrato il Prefetto per affrontare questa problematica; molte sono state le azioni messe in campo dalle Forze dell’ordine, anche su richiesta del Sindaco, ed evidenti sono stati i risultati di tali atti. Sono state organizzate azioni mirate al controllo delle abitazioni date in locazione, altre se ne faranno. Si indaga su contratti falsi e su richieste di immigrati non adeguatamente giustificate dalle dimensioni delle imprese. Si sta in definitiva cercando di “lavorare a tutto campo” per ridurre i disagi e le difficoltà che questa situazione sta creando nel nostro paese, ma direi anche nell’intero territorio fucense. Non sarà una cosa facile; nessuno può risolvere il problema con un colpo di bacchetta magica. Penso che al lavoro che possono fare le Forze dell’ordine, si deve affiancare una più massiccia partecipazione dei cittadini».