Sante Marie. Hanno tentato di incendiare la discarica consortile Segen della Marsica, ma le fiamme non hanno attecchito e bruciando solo una parti del bosco sovrastante. L’attentato arriva dopo il rogo di settembre di due anni fa. Anche stavolta, secondo una delle ipotesi, qualcuno avrebbe tentato di dare fuoco all’impianto di smaltimento rifiuti che si trova nella zona della frazione di Santo Stefano. E’ improbabile, infatti, l’ipotesi di autocombustione. Una cosa è certa però: le fiamme non hanno interessato il terreno della discarica, molto probabilmente a causa delle base temperature che hanno reso rigido e gelato il suolo. Ha preso, però, il bosco adiacente e per tale motivo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Avezzano che nel giro di pochi minuti, facilitati anche dal clima, hanno spento le fiamme evitando che altre piante andassero in fumo.
C’è grande preoccupazione per l’accaduto perché non è il primo episodio avvenuto nella Marsica. Un altro incendio che provocò un danno di circa due milioni di euro avvenne due anni fa e fu appiccato durante la notte del 29 settembre. In quel caso, il problema principale fu il pericolo di un’emergenza rifiuti nella Marsica. Sono dodici i Comuni del territorio che fanno riferimento alla società a capitale completamente pubblico Segen (Balsorano, Canistro, Capistrello, Castellafiume, Civita D’Antino, Civitella Roveto, San Vincenzo e Morino nella Valle Roveto, Tagliacozzo e Sante Marie per la Marsica occidentale, Luco dei Marsi e San Benedetto nel Fucino), per un totale per un totale di 40mila abitanti. Ci si chiede chi nella Marsica abbia l’interesse di creare un danno così grave a una società consortile pubblica che serve molti comuni. Gli inquirenti stanno già indagando sul caso.