Avezzano. L’ipotesi dell’attentato incendiario nei confronti del sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, prende sempre più forma. I tecnici, secondo alcune indiscrezioni, avrebbero infatti trovato il punto d’innesco che ha scatenato l’incendio. Il punto sarebbe stato individuato nella Fiat Cinquecento, poi il fuoco avrebbe provocato l’esplosione, distruggendo anche le altre due auto della famiglia del primo cittadino parcheggiate una davanti e una dietro alla Fiato, a pochi centimetri l’una dall’altra. I vigili del fuoco di Avezzano avrebbero consegnato proprio questa mattina un fascicolo in Procura con tutti i dettagli emersi durante le indagini e nel sopralluogo e dove si parlerebbe delle fiamme partite proprio dalla Cinquecento. Le possibilità che possa essersi trattato di un incidente o di un corto circuito sembrano via via sfumando progressivamente. Cresce anche la preoccupazione in città perché potrebbe trattarsi di un gesto di stampo intimidatorio o ritorsivo, non solo della persona ovviamente, ma anche dell’istituzione che rappresenta. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, guidati dal capitano Edoardo Commandè. Anche il comandante provinciale dell’Arma, Antonio Servedio, ha chiesto di essere aggiornato costantemente sull’evolversi della vicenda e ha voluto incontrare il sindaco Di Marco Testa recandosi personalmente sul posto.
Intanto, per volontà unitaria di tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza, è stato convocato ieri dal presidente Paolo Rapo, un consiglio comunale straordinario per domani, domenica 14 febbraio, alle 11, a cui seguirà una manifestazione. Il consiglio sarà chiamato, oltre che “a esprimere la più viva solidarietà umana e istituzionale al sindaco e alla sua famiglia”, anche a “dare una risposta forte, a nome di tutta la cittadinanza, ai fatti incresciosi avvenuti nella notte tra giovedì e venerdì”. “Una risposta politica, istituzionale e di popolo”, ha affermato il presidente del consglio Rapo, “che avrà il suo momento più significativo nella manifestazione che verrà convocata ufficialmente dall’intero consiglio comunale per la mattinata di mercoledì 18 febbraio e che si terrà proprio davanti al municipio a testimonianza della volontà di presidiare le istituzioni democratiche con una mobilitazione di popolo a difesa del civile e sereno”.