L’Aquila. “Vorrei tranquillizzare tutti sul fatto che non sia stata rilevata alcuna criticità dal punto di vista dell’emergenza territoriale del 118, né del pronto soccorso né, tantomeno, della terapia Intensiva: l’intera filiera dell’emergenza è stata pertanto garantita senza interruzioni. Questo è stato possibile perché il 118 era provvisto di un sistema informatico a sé stante e perché la natura stessa del Pronto Soccorso prevede l’acquisizione dei dati dei pazienti mediante compilazione cartacea; una volta ripristinati i sistemi, andremo a inserire i dati raccolti in forma digitale”.
Lo afferma il dottor Franco Marinangeli, capo del Dipartimento di Emergenza e Accettazione della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, in merito alle conseguenze dell’attacco ai sistemi informatici subito lo scorso 3 maggio.
Marinangeli non nega qualche rallentamento nella gestione dei laboratori analisi, “nei quali”, spiega, “siamo un po’ tornati ai vecchi tempi gestendo tutto a livello cartaceo, ma senza per questo inficiare la sicurezza dei percorsi dei pazienti”.
“In questi giorni dobbiamo mandare il personale un po’ su e giù per i piani dell’ospedale per lo scambio dei documenti. Tutto ciò senza alcuna ripercussione sui pazienti stessi. Io credo”, conclude, “che l’Azienda stia affrontando questo momento di crisi nella maniera più opportuna”.