Avezzano. “L’attacco informatico nella Asl1 era prevedibile; la debolezza della rete informatica non era un segreto per nessuno e il fatto che la Regione non abbia dato importanza alle sollecitazioni per implementare la cybersicurezza nella ASL 1 ha messo potenzialmente a repentaglio la vita di tanti abruzzesi.
È un quadro emergenziale che sosteniamo da tempo, e che oggi anche il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri si è trovato costretto a confermare, come si evince dalle sue dichiarazioni sul palco dell’Expo Cyber Security Forum tenutosi a Pescara, e riportate anche dalla stampa locale. Inoltre, a differenza di quanto dichiarato dall’Azienda sanitaria, le esternazioni del Presidente confermano anche le nostre preoccupazioni sulle prestazioni sanitarie, che sono ferme e che non si sa quando potranno tornare alla normalità.
Ora più che mai, quindi, è indispensabile un’operazione verità da parte del centrodestra che continua a lasciare i cittadini abruzzesi in balia di tanta confusione e di un servizio sanitario congestionato a data da destinarsi, abbandonando utenti e personale a una situazione da inferno dantesco” ad affermarlo è il Consigliere regionale del M5S Giorgio Fedele che per primo ha portato alla luce l’esfiltrazione dei dati a danno dei pazienti e ha intrapreso una battaglia per la trasparenza a tutela della salute dei cittadini, che successivamente ha coinvolto tutte le opposizioni di Regione Abruzzo.
“In questo mare di scaricabarile e confusione una cosa è certa – continua – i cittadini abruzzesi sono stati colpiti due volte: la prima da un gruppo di cyber criminali, che ha rubato i dati sensibili dalla rete; la seconda da una politica pressapochista e confusionaria che ha palesato una pessima gestione della crisi trasformando una debolezza, prima in emergenza e poi in un disastro.
Ancora oggi tanti servizi risultano bloccati e le rassicurazioni di chi dovrebbe risolvere la situazione nel più breve tempo possibile non trovano spazio nella realtà dei fatti. Basta recarsi in una qualunque struttura della Asl1 per capire in che stato sono costretti gli utenti e il personale sanitario che lavora in condizioni inaccettabili. Ora basta indugi e inutile “riserbo” che evidentemente viene perseguito a momenti alterni. Vogliamo risposte univoche e concrete da chi è alla guida di Regione Abruzzo e le aspettiamo in primis dal Presidente Marsilio che con il suo silenzio ha alimentato ancora più confusione e incertezza proprio tra quei cittadini di cui ha l’onere e l’onore di essere, per ora, il Presidente di Regione” conclude.