Avezzano. L’assemblea degli avvocati iscritti all’albo del consiglio dell’ordine degli avvocati sceglie la strada della protesta per tutelare il tribunale di Avezzano. Al termine dell’incontro di ieri il mondo forense ha deciso di prorogare l’astensione dalle udienze che ormai dura da oltre 2 mesi. Dopo una lunga discussione è stata accolta una proposta intermedia e interlocutoria: rinviare la decisione sulla proroga/revoca ad una futura assemblea da tenersi il 27 febbraio o in altra data, anche alla luce delle decisioni che il Parlamento assumerà in ordine alla proposta di emendamento approvata in commissione bilancio e affari costituzionali che prevede – per le Province di Chieti e L’Aquila – il differimento di tre anni dell’esercizio della delega contenuta nella Legge 148/2011 riguardante la soppressione o mantenimento dei c.d. Tribunali subprovinciali. Durante l’Assemblea sono comunque emerse molte perplessità su tale emendamento, che avrebbe un effetto solamente momentaneo. Vi è il rischio che tra 3 anni, quando i problemi logicistici dell’Aquila saranno risolti, verrà attuata la soppressione del nostro Tribunale, che merita di essere salvato non per i temporanei problemi logicistici dell’Aquila, ma per il suo importante carico di lavoro, e anche alla luce delle condizioni geografiche e climatiche. Inoltre il differimento della delega non elimina il gravissimo problema dato dalla carenza di organico dei giudici del tribunale di Avezzano, messo quasi nell’impossibilità di lavorare a causa della mancanza dei Giudici previsti nella pianta organica già di per sé insufficiente. “Lavorare in queste condizioni è quasi impossibile”, ha dichiarato il neo presidente del consiglio dell’ordine Sandro Ranaldi, “metteremo in essere tutte le iniziative per far sì che il C.S.M. assegni al Tribunale di Avezzano almeno alcuni dei magistrati mancanti”.