Avezzano. Sono stati assolti dal Tribunale Penale di Avezzano, in composizione collegiale, due giovani marocchini accusati da aver sottratto ad un loro connazionale da somma di euro 4.000,00 dopo averlo aggredito con un coltello e picchiato con calci e pugni cagionandogli gravi lesioni personali. L’intera vicenda risale al novembre 2005. Secondo la ricostruzione effettuata dagli organi inquirenti i fatti si sarebbero verificati in tarda notte davanti un noto bar della città di Avezzano. Precisamente, alle ore 01.00 circa, la persona che in un primo momento si era ritenuta essere la parte lesa della vicenda si presentava presso la Caserma dei Carabinieri di Avezzano con vistose
lesioni sul volto ed in forte stato di agitazione e di alterazione, probabilmente a causa di un abuso di sostanze alcooliche, riferendo di essere stato derubato di una ingente somma di denaro da due suoi connazionali e di essere stato picchiato ed accoltellato. Dope diverse ricerche gli agenti di P.G. riuscivano ad individuare in C.S., difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, ed in E.K. N., difeso dall’avvocato Rita Barbara, gli autori della presunta rapina e della presunta aggressione. Tuttavia, contrariamente a quanto affermato dalla persona offesa, in data odierna il Tribunale di Avezzano presieduto dal dottor Stefano Venturini, giudice a latere Corasaniti Vittorio e Scimia Marco,
dopo aver sentito tutte le persone coinvolte, dopo una velocissima camera di Consiglio, disattendendo la richiesta del P.M. Dr. Cocco che aveva chiesto la condanna ad anni quattro di reclusione (oltre multa), decideva di assolvere i due cittadini margherbini con la formula più ampia per non aver commesso il fatto. Si apre ora lo scenario della richiesta di risarcimento danni per l’ingiusta detenzione dei due stante la custodia cautelare sofferta per oltre un mese di arresti domiciliari.