“L’associazione Camporotondo 2020 non vuole solamente promuovere un territorio straordinario della nostra Marsica, ma vuole lavorare e proporre iniziative e progetti che possano aiutare a risolvere anche i problemi cronici di Camporotondo”, fanno sapere dall’associazione. “Da troppi anni la telefonia mobile è diventata un miraggio, bastano poche decine di utenti per mandare in tilt la connettività dati, bastano pochi villeggianti per non riuscire a telefonare. In estate soprattutto, quando l’afflusso di gente diventa importante, risulta impossibile anche effettuare chiamate d’emergenza”.
“Noi vogliamo lavorare per risolvere questioni difficili come queste, sperando che il Comune possa contribuire a questa causa. A tal proposito, proprio questa mattina, abbiamo condiviso con l’Amministrazione comunale di Cappadocia il nostro contributo, il Ticket che abbiamo ricevuto dall’Agcom, dopo la nostra segnalazione. Le compagnie telefoniche pagano un affitto per l’occupazione del terreno dove insistono le antenne Gsm e le centrali, e questo non può giustificare l’assenza di intervento da parte di tutti”, spiega il presidente Sandro Tarsia. “Noi come associazione siamo disponibili ad aiutare, a coinvolgere, a dare un contributo importante ed attento, sarebbe un vero peccato non approfittare delle nostre competenze e della nostra passione per una località che vorremmo vedere tutti rinascere”.
“Lo smart working ormai è un punto fermo, e sprecare questa opportunità con un segnale mobile assente nonostante la presenza degli operatori mobili, vuol dire continuare ad uccidere una località già ampiamente ferita. Confidiamo in una risposta dal Comune, perchè è nell’interesse di tutti”, concludono.