Avezzano. Scarcerati quattro rom accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso del riesame che si è tenuto al Tribunale di Campobasso, i quattro marsicani finiti in cella il 27 gennaio e coinvolti nella vicenda legataall’operazione “Impero” sono tornati liberi. L’arresto era stato disposto dalla direzione distrettuale antimafia. Ferdinando Di Silvio, Antonio Di Silvio, Angiolina Morelli e Dora Sarachella, tutti di Avezzano sono quindi tornati a casa. Il difensore, Pasquale Milo, ha infatti presentato il ricorso al Tribunale della libertà di Campobasso. L’istanza è stata accolta e i quattro marsicani sono stati rimessi in libertà con l’annullamento del provvedimento cautelare. La difesa ha contestato l’appartenenza all’associazione a delinquere e il fatto che l’applicazione dell’ordinanza era avvenuta a oltre tre anni dall’inizio delle indagini. L’operazione ha interessato diverse famiglie rom che si sarebbero suddivise il territorio tra Isernia e la Marsica. Le indagini hanno avuto inizio nel 2007 e hanno riguardato lo spaccio di sostanze stupefacenti come kobret e Krak, un tipo di eroina e cocaina sintetica. Durante le indagini, condotte attraverso intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni e sequestri, sono emersi i ruoli di tre organizzazioni autonome, federate ed organizzate sul territorio tra il Molise e l’Abruzzo riconducibili a tre famiglie rom stanziali di Molise e Avezzano. Le tre organizzazioni, secondo gli inquirenti, avevano stretto un patto criminale per spartirsi le piazze di spaccio, organizzare l’arrivo dello stupefacente dalla Campania, smistarlo e confezionarlo. Due persone, in particolare, avrebbero svolto un ruolo chiave assicurando una sorta di pace sul territorio e, in questo modo, moltiplicando la forza di ciascuna, gli introiti illegali e il monopolio del traffico di droga.