Avezzano. Continuano le segnalazioni e le denunce sugli assembramenti sui mezzi pubblici dopo la riapertura delle scuole, che sono ripartite dopo il lockdown dovuto all’emergenza coronavirus. Sempre più spesso genitori di studenti marsicani denunciano le condizioni dei trasporti pubblici, pieni fino all’inverosimile, gli stessi mezzi che i ragazzi prendono ogni mattina per andare a scuola.
“Sono madre di una ragazza di 14 anni che quest’anno frequenta il primo liceo linguistico”, ci racconta la mamma di una studentessa marsicana, “già prima che iniziasse la scuola, in famiglia eravamo preoccupati sulle condizioni in cui questi ragazzi sarebbero dovuti arrivare ad Avezzano e devo dire che purtroppo la nostra preoccupazione era fondata. Dal primo giorno di scuola ad oggi, i bus per il viaggio di ritorno non riescono a contenere un numero così considerevole di ragazzi”.
“Sono costretti a strattonarsi per trovare un posto”, precisa, “anche in piedi e spesso devono aspettare la corsa successiva (magari dopo un’ora) perché posti non ce ne sono. Si parla tanto di distanziamento a scuola e di regole da rispettare, quando poi a questi ragazzi viene negata la possibilità di viaggiare in sicurezza. Spesso mia figlia mi riferisce di vedere i pulman con più posti a sedere riservati a tratte con pochissimi studenti rispetto a loro e viceversa autobus con pochi posti per la loro corsa che è super-affollata”.