Carsoli. Uno scenario che sembra a dir poco apocalittico quello che si presenta alle prime ore della mattina presso il distretto sanitario di Carsoli. Tanta gente in piedi, in fila per ore per lo più persone anziane. Tutti in attesa dell’apertura del portone di ingresso e la consegna dei numeretti.
Cosa resa ovviamente complessa e difficile perchè non è semplice definire l’arrivo della sequenza di tutti per la “prefila”. E poi ammassamento, seppure con le mascherine ma il distanziamento sociale non è nemmeno possibile da rispettare proprio per la ristrettezza degli spazi disponibili per gli utenti.
Si entra nel distretto solo per effettuare le pratiche di pagamento delle analisi, e anche dopo la consegna dei numeri si aspetta fuori. Sempre in piedi, così sin dalle ore d’arrivo. Qualcuno riesce ad appoggiarsi sui muretti, ma se ci si sposta si rischia di perdere la fila. Appare solo una sedia consegnata ad una persona in difficoltà. Per il resto la calca nei pressi della scalinata è ben evidente così come in foto.
Quindi tutti fuori, extra omnes. Ma non è disumano far stare in piedi per così tanto tempo soprattutto persone della terza età? Probabilmente, data la situazione la Asl dovrebbe attrezzare gli spazi esterni con sedute distanziate a disposizione degli utenti durante le attese del mattino, dato che lo stabile è anche dotato di un cortile perimetrale ben delimitato dalla sede stradale. E poi ci si chiede se dovesse piovere queste persone, visto che all’interno non si può sostare per l’attesa, dove dovrebbero disporsi?
La situazione presenta un quadro preoccupante nella gestione della fase 3, e quindi rivolgiamo l’appello al manager della Asl di Avezzano Testa affinché si intervenga per restituire dignità agli utenti che usufruiscono del servizio pubblico sanitario.