Carsoli. Si è svolta nel pomeriggio presso la sede temporanea del Comune di Carsoli presso la strada statale Turanense, l’assemblea pubblica sul tema della grave crisi idrica che ha colpito il Carseolano. Il sindaco Velia Nazzarro ha introdotto i lavori preannunciando la costruzione di un campo pozzi nella zona di Colli di Monte Bove per un approvvigionamento idrico ottimale. A tal proposito la stessa Nazzarro ha riferito relativamente all’avvio amministrativo di iter per richiesta di finanziamento inoltrato alla Regione Abruzzo già nel gennaio scorso. Poi è stato Armando Floris consigliere cda del Cam che ha spiegato nei dettagli la nuova fase progettuale e la nuova soluzione strutturale per il grave problema che si è generato. “Sarà necessario procedere – ha spiegato Floris – ad una fase preliminare di verifica che verrà attuata a breve termine”. Nei giorni scorsi, inoltre è stato anche riparato un importante guasto che causava la perdita di un enorme flusso idrico. La particolare collocazione geografica marginale rispetto alle sorgenti del Liri ha di fatto penalizzato maggiormente il carseolano”.
Ma nel corso dell’assemblea non sono mancate precisazioni ed istanze dei cittadini presenti, i quali hanno richiesto chiarimenti su ogni fronte. In particolare è stata evidenziata la differenza tra la realtà di Carsoli e quella di Tagliacozzo che non subisce alcuna restrizione in termini di erogazione. L’ingegnere Corsini ha spiegato le connotazioni della rete idrica a livello locale e più ampio, evidenziando la necessità di interventi che consistono nell’impegnare risorse ingenti al momento non disponibili. Tra il pubblico presenti cittadini delle zone maggiormente interessate dalla carenza idrica, in particolare la frazione Poggio Cinolfo, da mesi senz’acqua, e le zone di Via degli Alpini – via L’Aquila. “Già in questi giorni – ha spiegato Corsini – abbiamo individuato un importante guasto che già sta consentendo una mitigazione dei disagi con una maggiore quantità di acqua disponibile per il carseolano anche se connotata da relativa ma accettabile torbidità.” Ovviamente tra le varie motivazioni dei disagi c’è anche quello della siccità, e della collocazione geografica di Carsoli che sarebbe un pò ai margini dello stesso acquedotto. La presidente del Cam, Manuela Morgante, si è impegnata entro venti giorni di portare lo studio di fattibilità sul tavolo della regione e monitorare costantemente la situazione del Carseolano. Molte sono state le delucidazioni ed interpretazioni fornite a livello tecnico dai presenti e dagli stessi tecnici del Cam, ma resta il fatto che il problema deve comunque essere risolto in qualche modo. Un eventuale campo pozzi, potrebbe essere una soluzione, che però dovrà essere verificata in corso d’opera. Non sono mancate contestazioni rivolte al Cam, e alle modalità di gestione delle turnazioni idriche, e lamentele rappresentante da operatori del settore commerciale e produttivo interessate dalla problematica in atto.