Ovindoli. Dopo le accuse dei consiglieri comunali di Ovindolioltre sull’assegnazione dei pascoli montani, arriva la replica dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelosante. “Si è fatto tanto clamore sulle assegnazioni dei pascoli che pensiamo sia giusto, adesso che è possibile fare un bilancio esaustivo dell’accaduto, rispondere alle domande ed anche agli strali ed alle critiche premature ed avventate di cui ci ha fatto bersaglio la minoranza di questa amministrazione. Una premessa è necessaria”, continua il primo cittadino di Ovindoli, “l’aerofotogrammetria su cui si basa l’identificazione delle zone pascolive del SIAN (sistema integrato agricolo nazionale) è stata oggetto di revisione nel 2016 ed a seguito di essa è risultato che le superfici dei pascoli sono molto diminuite a vantaggio delle aree boscose. Ciò rendeva necessario munirsi di uno strumento che tenesse nel debito conto di tutto ciò in maniera da provvedere alle assegnazioni a ragion veduta, ovvero tenendo conto delle superfici di pascolo effettive ed evitare che gli allevatori potessero essere pregiudicati dall’assegnazione di terreni che non avrebbero potuto utilizzare come pascoli e soprattutto che non sarebbero rientrati nei parametri per l’acquisizione dei finanziamenti del PSR 2014/2020”.
“Questo strumento”, continua il primo cittadino, “è stato un vero piano di riparto ed è stato solo di recente adottato dal Consiglio Comunale. Nell’istruttoria, che quest’amministrazione ha fatto, si è proceduto pertanto tenendo conto degli ettari c.d. puliti o netti ed anche del numero dei capi di bestiame dichiarati. Dopo la pubblicazione della prima delibera di assegnazione si è gridato allo scandalo solo perché sono stati pubblicati gli ettari netti assegnati e non quelli lordi e così il sistema (sian) esitava in errore. È stato sufficiente comunicare e quindi inserire nel Sian gli ettari lordi per far sì che tutto rientrasse nella norma e li dove, come in tre o quattro casi è successo (e non nel 90% di essi), ci si è avveduti che seppure per pochi ettari si sarebbe potuto nuocere qualche allevatore, abbiamo provveduto alla
rettifica. Si deve sottolineare come chi ci ha preceduto ha ugualmente provveduto alle integrazioni o alle rettifiche necessarie, lo ha fatto addirittura in campagna elettorale ed a favore dei propri “amici”. E allora, il risultato dell’operazione, che è stata possibile solo grazie al piano di riparto di cui gode il nostro Comune (uno dei pochissimi ad essersene munito), è stato trasparente, legittimo e così imparziale che per la prima volta sono state accolte tutte le domande presentate nei termini ed è stato inoltre rispettoso degli impegni che l’ente ha per l’attuazione del PSR 2014/2020”.
“Sull’attuazione del PSR, che comporta non solo assegnazioni o privilegi, si convocheranno a breve gli allevatori per un confronto serio e che si spera porti alla sua completa realizzazione. Per finire si segnala, qualora l’opposizione volesse proseguire in questo slancio parossistico di giaculatorie, che probabilmente ci saranno altre modifiche dopo ulteriori ed opportuni approfondimenti con le associazioni di categoria. Tutto ciò rientra nella più normale consuetudine dovendo quest’anno rodare il nuovo e prezioso piano di riparto che è stato adottato, si ripete, per la necessità di considerare le effettive superfici pascolive a fronte delle sopravvenute maggiori aree boscose e quindi per tutelare gli allevatori”, conclude Angelosante.