Avezzano. “Nella Marsica i tamponi vengono effettuati oltre che ai pazienti, contagiati e sospetti Covid-19, compresa la loro catena di contatti, tramite un’attività di controllo che si estende fino alle Rsa e alle strutture socio-sanitarie, anche ai pazienti che giunti al Pronto Soccorso necessitano di ricovero urgente, così come previsto dall’ordinanza n. 55/20 del Presidente della Giunta Regionale. Ad oggi a livello Aziendale sono stati effettuati oltre 8.000 tamponi con punte giornaliere di circa 500 tamponi, senza conteggiare quelli effettuati privatamente dagli imprenditori”.
Lo dichiara il direttore sanitario della ASL n. 1, dr.ssa Simonetta Santini, in merito all’intervento di esponenti Pd sulla sanità nella Marsica.
“In attesa di attivare la processazione dei tamponi presso l’ospedale di Avezzano per il quale è stato avviato già l’iter autorizzativo, ed implementare le attività presso il laboratorio di L’Aquila è stata prorogata la convenzione con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo che continuerà a garantire i tamponi ai pazienti che necessitano di ricovero programmato, compreso quello chirurgico.”
“Il Laboratorio dell’Aquila garantirà, in attesa dell’arrivo della nuova strumentazione, i tamponi a tutti i pazienti della ASL n. 1 che necessitano di ricovero in emergenza e/o urgenza. Ovviamente il tutto è legato ai tempi di consegna, stante la difficoltà delle aziende fornitrici a soddisfare tutte le richieste in questa fase emergenziale”
“L’avvio del laboratorio di Avezzano e il potenziamento del laboratorio di L’Aquila consentirà di eseguire in provincia centinaia di test al giorno e di rispondere in modo sempre più incisivo alle crescenti richieste di tamponi”.
“Per quel che riguarda le Strutture di Pescina e Tagliacozzo, così come disposto dall’ordinanza regionale su richiamata, si stanno riavviando le attività ambulatoriali”.
“Per quel che riguarda i Punti di Primo Intervento (PPI) si sta effettuando un attento monitoraggio dell’andamento epidemiologico e la riapertura degli stessi avverrà prima possibile ma nel massimo rispetto della sicurezza per gli utenti e gli operatori. L’esperienza vissuta qualche mese fa nel PPI di Pescina deve essere di insegnamento, prima di tutto viene la salute di utenti e operatori ”.
“Per quanto riguarda il territorio”, aggiunge la Santini, “siamo stati i primi ad attivare le USCA (unità speciali di continuità assistenziale). Medici e infermieri effettuano visite a domicilio sia a persone affette da COVID-19, che non hanno necessità di ricovero in ospedale, sia a coloro che hanno sintomi riconducili al virus. Le USCA operano in costante sinergia e collaborazione con i medici di medicina generale per migliorare sempre più, con continui confronti, modalità di intervento e di accertamento”. “Nell’ambito dell’attività di screening e sorveglianza sanitaria svolgono un ruolo importante sia il Servizio di igiene e prevenzione, impegnato nel contenimento dei contagi, sia il 118 la cui attività è strettamente collegata con l’ospedale e con le strutture sanitarie del comprensorio”