L’Aquila. Non bastano i problemi legati ai disservizi causati nelle scorse settimane dal clamoroso attacco hacker alla Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila, oppure alle proteste per i presunti tagli agli ospedali minori della Marsica, circostanza sentita dalla maggioranza regionale. Ora arrivano anche i problemi legati alla stabilizzazione del personale. A denunciare la situazione nella sua rubrica settimanale social è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele, componente della commissione Sanità.
Ed è proprio nel corso delle sedute della Commissione che sarebbero emerse quelle che il consigliere Fedele denuncia come incongruenze. “C’è una vicenda che presto porterò in consiglio regionale e riguarda un doppiopesismo fatto nei confronti di alcuni dipendenti assunti con la cosiddetta normativa15 octies”, ha sottolineato Fedele nella sua rubrica, “alcuni di loro sono stati stabilizzati, e tra questi pare ci sia anche un parente dell’ex assessore Liris, che è stato stabilizzato. Mentre altri sono stati ad oggi licenziati”. Il riferimento è al 2019, quando il senatore Guido Liri era assessore regionale.
Fedele ha poi parlato della situazione di crisi della Asl e delle questioni calde trattate negli incontri in commissione Sanità. “L’assessore Verì”, spiega Fedele, “è latitante da mesi e mesi nella provincia dell’Aquila. Si è presentata finalmente in commissione dove però è stato toccato l’apice della vergogna. Dopo il presidente Marsilio, dopo il direttore generale, anche secondo l’assessore Verì, all’interno della provincia dell’Aquila, non c’è alcuna situazione critica, non c’è alcuna situazione emergenziale, non c’è alcuna situazione di disagio, né a carico degli operatori sanitari, né a carico degli utenti, e non c’è alcun problema, né prima dell’attacco hacker, né dopo. Ha addirittura affermato”, aggiunge Fedele, “che dal suo punto di vista il servizio è migliorato, nonostante questo governo regionale non abbia, ormai a fine mandato, un piano sanitario, non abbia una rete ospedaliera approvata, non abbia una rete territoriale, non siano stati rinnovati gli atti aziendali”.