Rocca di Mezzo. Sono stati fatti brillare in sicurezza ieri mattina ed è tornato tutto alla normalità, gli ordini bellici della Seconda Guerra Mondiale che erano stati ritrovati a Rocca di Mezzo, in un sottotetto.
Ad accorgersi della loro presenza erano stati, qualche giorno fa, gli operai edili che stavano lavorando alla ricostruzione di un agglomerato che fa parte degli interventi post terremoto del 2009.
L’ordigno è stato spostato dagli uomini del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito. Sul posto, a coordinare la squadra, il sergente maggiore capo, Giovanni De Simone. L’operazione, grazie all’intervento dei carabinieri della stazione di Rocca di Mezzo, agli ordini del maresciallo Leonardo Tedeschi e della polizia locale, tutto si è svolto in totale sicurezza.
Gli ordigni sono stati fatti esplodere in una cava dismessa che si trova ai Piani di Pezza. Prima sono stati interdetti al passaggio tutti gli accessi all’area. Sul posto è stato attivo il personale della Croce Rossa con un’ambulanza, con il medico del 118 dell’Aquila, Giovanni Cascina.
Presente all’operazione, per accertarsi che tutto andasse per il verso giusto, il sindaco Mauro Di Ciccio. Non è la prima volta che il primo cittadino di Rocca di Mezzo ha a che fare con il ritrovamento di un ordigno bellico inesploso. Nella sua cittadina ma come in tutto l’aquilano, sono diverse le operazioni svolte dagli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito per rimettere in sicurezza aree interessate dai ritrovamenti.
Gli ordini ritrovati erano un 75 millimetri italiano shrapnel, caricato con esplosivo e pallette di ferro (spoletta italiana a tempo) e un colpo da 12.7, sempre italiano.