Avezzano. “Arte Artificiale”: al Centro Diurno ANFFAS di Avezzano una mostra che unisce creatività, inclusione e intelligenza artificiale.
Si è svolta ieri, presso il Centro Diurno ANFFAS di Avezzano, in Via Treves, la mostra “Arte Artificiale”, evento conclusivo di un percorso durato quasi un anno e realizzato nell’ambito del progetto “Costruire legami – Percorsi in connessione”, ideato dalla progettista di ANFFAS Maria De Angelis e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Abruzzo.
Il progetto ha previsto numerose attività rivolte alle persone con disabilità, con l’obiettivo di promuovere inclusione sociale, espressione personale e nuove forme di partecipazione attiva. Tra queste, un percorso artistico-creativo che ha portato alla realizzazione della mostra “Arte Artificiale”.
Il titolo dell’esposizione nasce dall’uso innovativo dell’intelligenza artificiale come strumento di supporto alla creatività: i ragazzi hanno lavorato partendo da proprie fotografie, trasformate attraverso l’IA in immagini in stile acquerello, sulle quali sono poi intervenuti manualmente con la pittura. Un processo che ha reso l’esperienza artistica più accessibile e meno frustrante rispetto alla tela completamente bianca, favorendo motivazione e soprattutto autostima.
Grazie anche al prezioso supporto delle sorelle Bianca e Daniela Piccone due note artiste di Aielli, è stato possibile allestire la mostra in maniera curata e professionale, offrendo ai visitatori un percorso espositivo di qualità. L’evento ha registrato la partecipazione di circa 200 persone, che hanno potuto ammirare vere e proprie opere d’arte, frutto della creatività e del IA. La presidente di ANFFAS Domenica Di Salvatore si ritiene molto soddisfatta per il lavoro innovativo del suo staff.
Un ringraziamento particolare va alle operatrici Chiara Casadei, Claudia Giardini, Valentina Marianetti, Alessia Biocca, capitanate dalla terapista occupazionale Chiara Paradiso che per molti mesi hanno accompagnato e sostenuto i partecipanti nel percorso, contribuendo in modo determinante alla riuscita dell’iniziativa. Restano comunque i ragazzi i veri protagonisti di tutte le attività, al centro di un progetto che ha saputo coniugare innovazione, arte e inclusione.










